Siccità, le prime piogge non bastano. Record negativo dal 1766: tutti i dati
Dopo oltre 100 giorni, la pioggia è tornata a scendere nel nord Italia, mettendo fine a un periodo senza precipitazioni eccezionalmente lungo, soprattutto se consideriamo che è avvenuto in un momento dell’anno che dovrebbe portare di solito pioggia e neve.
La siccità nel nostro paese è un problema sempre più grave, con importanti ripercussioni sulla salute e sull’economia. La condizione di carenza idrica sta destando molta preoccupazione in varie regioni d’Europa e un po' in tutto il mondo e anche la letteratura scientifica mette in luce una situazione destinata a peggiorare nei prossimi anni. Lo confermano i dati: nel periodo dal 2018 al 2020 in Europa sono state registrate condizioni climatiche calde e secche con eventi atmosferici eccezionali. Si tratta del peggiore dato - per intensità e durata - dal 1766 a oggi.
Una situazione in peggioramento da decenni
Nelle ultime settimane si è parlato molto della siccità nel nostro paese, e più in generale in tutta Europa, ma il problema ha radici ben più profonde. Siamo all’interno di un trend chiaro che si protrae ormai da diversi decenni e che è destinato a continuare - spiegano gli scienziati - nei prossimi anni.
Il triennio che ha chiuso gli anni Dieci del Duemila è stato caratterizzato, in particolare, da condizioni climatiche calde e secche con eventi atmosferici eccezionali. Come emerge dall’analisi pubblicata su Advancing Earth and Space Science nel marzo di quest’anno, l’ondata di siccità è stata eccezionale, con temperature decisamente al di sopra della media.
La temperatura dell’aria vicino alla superficie terrestre è stata mediamente di 2,8°C al di sopra dei valori medi del periodo. Sono stati registrati livelli di carenza idrica preoccupanti per un lasso di tempo molto lungo e di fatto senza interruzioni: questi elementi hanno reso il 2018-2020 il nuovo record in negativo da oltre 250 anni, considerando che mai prima erano stati raggiunti livelli simili di carenza idrica per così tanto tempo. Insomma, un chiaro segnale che qualcosa di profondo e strutturale sta succedendo, di fronte a cui un’ondata di maltempo o qualche settimana con precipitazioni costanti non può certo bastare per cambiare le cose.
Il problema, come anticipato, non riguarda solo il vecchio continente, ma coinvolge tutto il pianeta. Gli Stati Uniti e il Messico hanno per esempio registrato la peggiore ondata di siccità degli ultimi 1.200 anni. Un dato che mette in luce con ancora più forza gli effetti devastanti di portata eccezionale del cambiamento climatico e del riscaldamento globale, che attraverso la siccità e la crisi idrica rendono più complesse le coltivazioni e impattano anche sugli equilibri alimentari globali.