Se la vacanza salta a causa del Covid: dall’hotel all’auto a noleggio, cosa fare per non perdere i soldi
Che cosa fare se non si risulta positivi al covid in prossimità della vacanza già prenotata? Ecco come funziona la legge e cosa fare per riavere i soldi.
Vacanza annullata causa covid: cosa fare?
In primavera, quando gli Italiani hanno prenotato le loro vacanze, si guardava all'estate con una certa tranquillità e serenità. Sarebbe dovuta essere la prima estate all'insegna della normalità dal 2020 a oggi e sono stati in tanti a prendere d'assalto hotel, case e villaggi per godersi delle meritate vacanze. Eppure la situazione è cambiata e più di qualcuno sta già disdicendo le sue prenotazioni perché risultato positivo al covid.
Ma cosa bisogna fare quando capita un simile imprevisto? Sono previsti rimborsi? Le risposte sono abbastanza articolate e variano da caso a caso in quanto non c'è una legge europea uniforme che regoli situazioni simili. Cerchiamo dunque di chiarire come non perdere i soldi per ogni aspetto della vacanza, dal viaggio all'albergo.
Come ottenere rimborso aereo se si ha il covid
Cosa bisogna fare per non perdere i soldi dell'aereo? Il regolamento europeo 261, quello che definisce i diritti dei viaggiatori, afferma che si ha diritto a un rimborso solo se è la compagnia aerea a cancellare il volo e non se avviene la rinuncia dell'utente. Ma la legge italiana va incontro alle esigenze del consumatore e l'articolo 945 del codice della navigazione è rincuorante:
Se la partenza del passeggero è impedita per causa a lui non imputabile, il contratto è risolto e il vettore restituisce il prezzo di passaggio già pagato.
Non essendo la positività al covid una causa imputabile al passeggero, si può richiedere il rimborso totale del biglietto. Bisogna però immediatamente contattare la compagnia aerea e inviarle l'esito positivo del tampone, ma occorre un referto ufficiale rilasciato da una clinica o da una farmacia, non si può inviare la foto di un test casalingo. Occorre inviare il tutto il prima possibile, poiché se il passeggero non comunica subito l'impedimento alla compagnia, è considerabile come responsabile del danno provocato.
Inoltre, se si aspetta l'ultimo momento, non si dà neppure modo alla compagnia di riassegnare a un altro utente il nostro biglietto. Per cui è inutile, una volta risultati positivi a ridosso del viaggio, attendere e sperare di negativizzarsi poiché si rischia così di perdere sia la vacanza che i soldi del biglietto. Il rimborso potrà essere erogato, una volta approvato, tramite denaro o in forma di voucher per un futuro viaggio con la stessa compagnia.
Come ottenere rimborso albergo se si ha il covid
Anche per quanto riguarda la prenotazione in hotel non esiste una legge europea che regoli o tuteli il cliente in caso di rinuncia, ma ci viene in soccorso una normativa italiana. L'articolo 1463 del Codice civile ha come argomento proprio l'impossibilità sopravvenuta, che comprende ovviamente anche la positività al covid. Se questa impossibilità viene dimostrata (nel caso del covid occorre sempre il referto della positività come nel caso del biglietto aereo) il cliente ha diritto al rimborso della caparra versata in anticipo. Essendo però questa è una legge italiana, ha effetto solo per gli alberghi che si trovano in territorio italiano e non all'estero, per i quali vigono altre normative.
E cosa fare se risultiamo positivi al covid il giorno prima della partenza? Avvisare il prima possibile tutela sia noi che l'albergatore, ma può succedere di non avere la possibilità di farlo con largo anticipo perché risultiamo positivi solo il giorno prima della vacanza. In questo caso si ha ugualmente diritto al rimborso? In linea di massima sì, però bisogna capire il gestore dell'albergo e venirsi incontro poiché la situazione è scomoda per entrambi e non è colpa di nessuna della due parti. Disdire il giorno prima crea un danno alla struttura in quanto non ha la possibilità di assegnare la camera a un altro cliente, lasciandola così vuota per almeno una notte.
Dunque cercare un compromesso e non pretendere in modo troppo vivace il rimborso totale può essere la strada giusta e accettare un buono per una prenotazione futura può essere una soluzione più che valida. Il consiglio finale, vista la situazione di incertezza, è quello di scegliere voli e prenotazioni rimborsabili e che consentano la cancellazione gratuita fino a 24 ore prima. In mancanza di questa possibilità, si può ricorrere a particolari assicurazioni che, a un prezzo maggiorato, permettono di ottenere un rimborso totale in caso di cancellazione.