Sapete com'è fatto un uovo di squalo? Ecco come riconoscerlo e come comportarsi quando lo si trova
Trovare un uovo di squalo è una scoperta affascinante per via della forma di questi oggetti, ma bisogna fare molta attenzione a come comportarsi.
Uova di squalo, come sono e cosa fare quando vengono trovate
Gli squali da sempre vengono visti come mostri mangia-uomini, complice anche l'industria cinematografica che li ha resi protagonisti di diversi film horror che li hanno dipinti in modo sempre più cruento e spaventoso. In realtà gli squali sono tutt'altro che mostruosi, hanno anzi una natura sicuramente misteriosa ma molto complessa e affascinante. Una certa percentuale di squali è ovovivipara, cioè depone le uova all'interno di una particolare sacca, simile a un'incubatrice, fornendo tutto ciò di cui l'embrione ha bisogno per svilupparsi, nutrirsi, emergere e nuotare via rapidamente.
Solo poche uova però sopravvivono ai predatori tra le decine deposte, e i piccoli squali devono cavarsela da soli. Le femmine infatti non covano o curano le uova e non si occupano nemmeno dei cuccioli appena nati: lo squalo è un animale che diventa forte da sé e con le sue forze.
Ma tornando alle uova di squalo: come sono fatte? Sono spesso chiamate "borse da sirena" o "borse del diavolo" per il loro particolare aspetto. Sono capsule che contengono un embrione in sviluppo e un sacco di tuorlo, che fornisce il nutrimento al piccolo. Di solito una capsula ospita un solo embrione, ma in alcune specie possono essercene più di uno per uovo.
Uovo di squalo ritrovato in spiaggia, cosa fare?
L'aspetto insolito di queste uova attira sempre l'attenzione, come accaduto di recente quando un pescatore in California ha trovato un uovo di squalo corno sulla spiaggia, suscitando l'interesse di milioni di utenti sui social media. È possibile identificare la specie in base alle dimensioni e alla forma dell'uovo. Le uova di squalo presentano spesso viticci arricciati alle estremità o sono ricoperte di fibre, mentre le uova di razza sono generalmente più squadrate, con corna sporgenti dagli angoli.
Dunque trovarli sulla spiaggia desta certamente la nostra curiosità, ma non dobbiamo assolutamente toccarli (a differenza di quanto avviene nel video mostrato qui sopra). Il motivo richiede una spiegazione più complessa. Mentre la maggior parte dei pesci rilascia le uova e lo sperma nell'acqua e aspetta che la natura faccia il suo corso, gli squali praticano la fecondazione interna, fornendo ai loro cuccioli maggiori possibilità di sopravvivenza.
Gli organi riproduttivi degli squali sono addirittura molto simili a quelli degli esseri umani; gli squali maschi hanno un paio di appendici esterne che inseriscono negli organi riproduttivi della femmina. Ma è all'interno dell'uovo che la situazione si complica. Alcuni studi suggeriscono che gli embrioni nelle uova di squalo riducano la loro attività in presenza di predatori, per diminuire il rischio di predazione. Si suppone che gli embrioni riescano a percepire l'odore dei predatori, poiché durante lo sviluppo le uova di squalo si aprono leggermente per far circolare l'acqua e agevolare la respirazione.
Ecco dunque spiegato perché è sconsigliabile toccare le uova di squalo: cercare di aprirle prematuramente per far entrare ossigeno ed acqua nella sacca, o viceversa, aiutare il piccolo squalo a uscire quando non è ancora pronto a essere autonomo, sono entrambe azioni che possono compromettere la sopravvivenza del cucciolo, lasciandolo da solo troppo presto. Se dovesse capitare di trovare un uovo di squalo dunque, bisogna lasciarlo lì dov'è e non cadere nella tentazione di toccarne l'affascinante involucro.