San Valentino 2024, storia, miti e leggende del patrono degli innamorati
Il 14 febbraio è San Valentino, festa degli innamorati. Ma chi era questo martire e perché proprio lui è stato designato come patrono degli innamorati? Le leggende che aleggiano sulla ricorrenza sono tantissime: noi abbiamo scelto le più belle.
Chi era San Valentino?
Vescovo e martire conosciuto in tutto il mondo come patrono degli innamorati, San Valentino nacque a Terni da una famiglia patrizia nel 176 d.C. Si convertì al cristianesimo e venne consacrato vescovo di Terni all'età di 23 anni da Papa Feliciano. Morì il 14 febbraio del 273 d.C. per ordine del prefetto romano Placido Furio, durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Aurelio.
La sua vita - dedita all’apostolato e nobilitata dal martirio - indusse nel 1644 i cittadini di Terni a proclamarlo Patrono della città. Ma la sua notorietà ha varcato i confini nazionali, anche grazie a una leggenda nata nei paesi anglosassoni, secondo la quale Valentino fosse solito donare ai giovani suoi visitatori un fiore del suo giardino.
A Terni si celebra ancora oggi la Festa della Promessa. Molte giovani coppie in procinto di sposarsi o già sposate si ritrovano nella Basilica dedicata al Santo per scambiarsi un voto d'amore.
Molti ritengono che il suo teschio sia conservato - ornato di rose rosse - in una teca di vetro nella Basilica di Santa Maria in Cosmedin a Roma. La reliquia viene esposta ai fedeli il 14 febbraio di ogni anno. Altre teorie sostengono che il teschio in questione provenga invece dalle catacombe paleocristiane, dove venivano conservati i corpi dei cristiani martirizzati dai romani. Secondo questa teoria sarebbe stato estratto da lì e portato in Europa per essere venerato come reliquia.
Perché San Valentino è associato alla festa degli innamorati?
Secondo una leggenda fu la Chiesa a sceglierlo per rimpiazzare il dio Lupercus, venerato nell’antica Roma in questo periodo dell’anno. La celebrazione del santo risalirebbe al 496 - per iniziativa di Papa Gelasio I - che scelse la data del 14 Febbraio in concomitanza con l’antica festa pagana dei lupercalia.
Gli antichi rituali di fertilità venivano celebrati nell’antica Roma il 15 febbraio e prevedevano festeggiamenti all'interno della grotta in cui si riteneva che la lupa avesse allattato Romolo e Remo. I sacerdoti entravano all'interno per effettuare sacrifici propiziatori.
I nomi di uomini e donne che adoravano il dio Lupercus venivano inseriti in un’urna e mescolati, dopodiché una specie di "Cupido" bambino estraeva a caso i nomi delle coppie che avrebbero dovuto vivere insieme per un anno, per portare a termine il rito di fertilità. Poiché la Chiesa riteneva questo rito impuro, decise di rimpiazzare il dio Lupercus con il martire cristiano Valentino. Secondo altri invece la scelta della data sarebbe legata alla ricorrenza del martirio di San Valentino.
La leggenda di Sabino e Serapia
Nella tradizione popolare San Valentino è associato a molte leggende. Una di queste lo vede celebrare il matrimonio tra il legionario romano Sabino e la giovane cristiana Serapia.
Pur essendo innamorati, i due erano separati dalla religione: lei era cristiana mentre il ragazzo era pagano. Serapia si rivolse al vescovo Valentino per convincere Sabino ad avvicinarsi alla religione cristiana, lui riuscì a convincerlo e i due si prepararono alle nozze.
Pochi giorni prima delle nozze Serapia si ammalò di tisi, e chiese al vescovo di anticipare la data del matrimonio. Ma durante la cerimonia morì, seguita a breve distanza da Sabino.
La leggenda sulla Rosa del Perdono
Un’altra leggenda narra che Valentino passeggiava nel suo giardino quando sentì due fidanzati litigare. Uscito dal giardino con una rosa in mano, chiese ai due ragazzi di fare pace stringendo il gambo e facendo attenzione a non pungersi.
Poi disse loro di rivolgersi a Dio e chiedere perdono per la lite. A febbraio celebrò la loro unione e da allora il 14 febbraio divenne la festa degli innamorati e l'omaggio floreale con le rose un dono tipico.
San Valentino protettore dei bambini
Non molti sanno che San Valentino è anche il protettore dei bambini. Secondo una leggenda il Santo era solito accoglierli nel suo bellissimo giardino, dove li faceva giocare in libertà.
Quando fu imprigionato i bambini piansero a lungo la perdita del loro amico e di quel meraviglioso spazio verde. Commossi dalle lacrime dei bambini, due piccioni viaggiatori lo raggiunsero in carcere e si posarono sulla finestra della sua cella. Lui legò al collo dei volatili un biglietto in cui diceva loro di volergli molto bene e la chiave del cancello del suo giardino, cosicché i piccoli potessero accedervi senza di lui.