Ritrovati i resti del più grande dinosauro europeo: lungo 10 metri, carnivoro
Sono stati ritrovati nella parte meridionale del Regno Unito, nelle vicinanze del Canale della Manica, i resti del più grande esemplare finora noto di dinosauro vissuto in Europa: un impressionante predatore con due zampe enormi e il muso da coccodrillo, appartenente alla famiglia degli spinosauridi. Si tratta in sostanza di un bipede carnivoro alla pari del tirannosauro o del velociraptor, che si nutriva principalmente di pesci e viveva in un ambiente semi-acquatico. Ma entriamo nei dettagli.
Pochi resti per una scoperta epocale
Da una ricerca condotta dai paleontologi dell’università di Southampton, in Inghilterra, sono stati ritrovati i resti di uno degli esemplari di cacciatore terrestri più imponenti di sempre: si tratta di un dinosauro delle dimensioni di 10 metri di lunghezza e diverse tonnellate di massa, che si stima sia stato presente sulla Terra circa 125 milioni di anni fa.
La scoperta è avvenuta per la precisione sull’isola di Wight, sulla costa meridionale dell’Inghilterra, e consta di diverse ossa della zona del bacino e della coda appartenenti a una specie denominata Spinosauride della roccia bianca (White Rock spinosaurid). I fossili di questa famiglia sono stati ritrovati in Africa, Europa, Sud America, Asia e Australia, ossia praticamente in tutto il mondo. Le foto dei ritrovamenti sono state pubblicate sulla rivista PeerJ Life & Environment e i resti vengono conservati al Dinosaur Isle Museum di Sandown, sempre sull'isola di Wight.
Nonostante il materiale ritrovato sia limitato, ciò che abbiamo a disposizione è già più che sufficiente per stabilire con certezza che si tratta di una creatura immensa, secondo gli esperti probabilmente la più grande in assoluto per il continente europeo. Con il tempo - e con indagini più dettagliate - sarà possibile scoprire, partendo proprio dal materiale osseo, il tasso di crescita e l’età al momento della morte di questo maestoso predatore.
Al momento del ritrovamento sulle ossa del bacino erano presenti dei piccoli buchi delle dimensioni di un dito, probabilmente causati dalle larve che mangiano questo tipo di tessuto. Curioso, anche se piuttosto ovvio, che un enorme killer di quelle dimensioni sia diventato cibo per una miriade di minuscoli insetti.