Riscaldamento globale: ecco come sarebbe il mondo a +3° tra caldo violento e megalopoli sott’acqua
“Il mondo è sull’orlo dell’abisso”. È intervenuto anche l’ufficio del segretario generale dell’Onu, António Guterres, dopo l’inchiesta del Guardian. L'autorevole quotidiano britannico ha contattato ognuno degli 843 scienziati autori di report del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (Ipcc). Hanno risposto in 380, tracciando un futuro climatico davvero allarmante per il nostro pianeta.
L’80% prevede, se non ci saranno inversioni di tendenza e politiche davvero efficaci, un aumento delle temperature entro fine secolo di 2,5° rispetto all’epoca precedente l’industrializzazione di massa (1850-1900). La metà non esclude che si arrivi a tre gradi, solo il 6% pensa che resteremo entro quel +1.5° previsto come tetto massimo dagli accordi di Parigi del 2015.
Ora The Guardian traduce in scenari concreti che cosa comporterebbero i diversi livelli di aumento, compresi quelli, davvero da futuro distopico se non apocalittico, oltre i 2,7 gradi.
Alluvioni e caldo estremo
+1,5°. È la soglia di riferimento. Ondate di caldo e tempeste si intensificano, i coralli tropicali vanno verso la morte. Possono essere raggiunti punti di non ritorno per quanto riguarda il collasso della copertura dei ghiacci e lo scioglimento del permafrost.
+2°. Un’ondata di caldo brutale come quella che travolto il Pacifico nordoccidentale diviene 100-200 volte più probabile. I danni delle alluvioni raddoppiano in tutto il mondo.
Migrazioni, città sommerse e carestie
Oltre 2,7°. Due milioni di persone risultano espulse dalla “nicchia climatica”, quelle condizioni in cui tutta la civilizzazione si è sviluppata negli ultimi 10 mila anni.
+3°. Molte grandi città, tra cui per esempio Shanghai, Rio de Janeiro, Miami e L’Aia sono sotto il livello del mare.
Oltre i 3 gradi. L’effetto domino a livello socio-economico è drammatico a livello globale: i prezzi del cibo si impennano, ci sono carenze di cibo e acqua, la catena degli approvvigionamenti va in crisi, i rifugiati per il clima sono milioni.