Impoveriti dal clima: -15% del reddito degli italiani entro il 2050. Senza interventi: -60% nel mondo entro il 2100
Lavoro, turismo, agricoltura, vita: il cambiamento climatico colpisce ovunque e si traduce in un impoverimento per tutti. Entro 26 anni il reddito medio dei cittadini italiani calerà del 15% per colpa del riscaldamento globale. Se non lo contrasteremo con la decisione promessa, questo ci porterà a un -60% in tutto il mondo entro il prossimo secolo.
A stabilirlo è uno studio, il più ampio del genere mai realizzato, di alcuni ricercatori del Potsdam Institute for Climate Impacts Research, appena pubblicato sulla rivista Nature. Sono stati analizzati 40 anni di dati climatici provenienti da 1.600 regioni di tutto il mondo. I danni economici riscontrati sono il doppio rispetto a ogni precedente ricerca di questo tipo e ci spingono a una Giornata della Terra da vivere in modo ancora più consapevole il prossimo 22 aprile.
Danni 6 volte più grandi dei costi della svolta green
Conti alla mano, la lotta al riscaldamento globale conviene davvero alle tasche di tutti e sembra così ancora di più indispensabile. I futuri danni sono stimati in 38 mila miliardi l’anno e in totale saranno sei volte tanto quanto costerebbe limitare l’aumento delle temperature a 2 gradi rispetto all’era precedente l’industrializzazione di massa. E questo risponde anche a alcune obiezioni sui presunti costi alti della svolta green.
La riduzione media del reddito a livello mondiale sarà del 19% entro il 2050. E non sarà ugualmente distribuita. Sarà del 22% in Africa e Asia e dell'11% negli Stati Uniti e in Europa (15% in Italia: meno del 18% della Spagna più del 13% o del 7% del Regno Unito).
Clima, davanti al bivio: i costi del non far niente
Per quanto riguardo il futuro un po’ più lontano, il bivio che ci sta davanti si amplia ancora di più. Se non interverremo con efficacia contro il cambiamento climatico, la diminuzione media del reddito delle persone arriverà al 60% entro il 2100. Se raggiungeremo le emissioni zero entro la metà di questo secolo, potremo stabilizzarci a un -20% entro il prossimo.