Rincari di frutta, verdura e cereali: per la crisi energetica e non solo
Nel mercato agroalimentare si sta registrando un aumento considerevole dei prezzi a causa della crisi energetica: i settori più coinvolti sono quelli dell’orto-frutta, dei cereali e dei prodotti ittici, penalizzati anche da un sistema dei trasporti non particolarmente efficiente.
A tutto ciò si aggiungono i problemi nelle forniture di materie prime a causa della guerra in Ucraina e delle tensioni geopolitiche collegate che complicano l’importazione dei prodotti dall’estero. Si tratta di un mix di effetti a catena che pesano non poco sulle tasche degli italiani, costretti a fare i conti con un carrello della spesa sempre più costoso.
Cosa sta succedendo tra energia e trasporti
Nel giro di qualche settimana i prezzi dell’energia elettrica e del gas hanno subito un aumento senza precedenti, con la conseguenza che ora produrre costa di più. Dal banale utilizzo del trattore nei campi fino ai sistemi di conservazione del cibo, di imballaggio e di distribuzione dei prodotti alimentari, tutto è diventato più caro e di conseguenza anche il prezzo finale sullo scaffale dei supermercati è fortemente condizionato dalle variazioni dei prezzi dell’energia. Le associazioni di categoria sostengono che, per esempio per la produzione del grano, gli agricoltori spendono ora il 50% in più di gasolio e oltre il doppio per i concimi.
Facendo riferimento a un’analisi condotta da Coldiretti, i prodotti alimentari che hanno subìto un aumento maggiore sono l’olio di semi (+19%), la verdura di stagione (+17%), la pasta (+12%) e il burro. Più in generale, la maggior parte dei prodotti freschi ha avuto un incremento considerevole di prezzo, talvolta anche per effetto di speculazioni non giustificate.
A peggiorare ulteriormente una situazione già molto problematica è poi l’aumento dei costi legati ai trasporti e alla logistica per spostare i prodotti dai centri di produzione a quelli di distribuzione. Alcune rotte commerciali sono state del tutto chiuse mentre altre - sia via mare sia via terra - registrano continui ritardi e sono condizionate pure da problemi diplomatici e gestionali. Anche se prevedere come evolverà la situazione è tutt’altro che scontato, appare sempre più evidente che la crisi energetica sarà la grande sfida del prossimo futuro.