Qual è la temperatura ideale per dormire la notte? Ecco come riposare meglio
Dormire è fondamentale per poter affrontare le giornate con la giusta energia, ma non sempre riusciamo a riposare correttamente. A volte la colpa è anche la temperatura della nostra camera da letto: qual è quella ideale?
Qual è la temperatura ideale per dormire meglio?
L'estate sta finendo (e un anno se ne va, cantavano i Righeira...) e col cambio di stagione potrebbero subentrare nuovi problemi in grado di incidere negativamente sul nostro sonno. Se il caldo estivo rendeva difficile il nostro riposo, ora bisognerà abituarsi a nuove temperature in camera da letto. Si tratta di un fattore da non sottovalutare in quanto le condizioni termiche dell'ambiente di riposo possono avere determinanti effetti sulla qualità del sonno e sulla salute generale del corpo.
Ricerche recenti hanno dimostrato che la temperatura nella stanza da letto dovrebbe idealmente situarsi tra i 15°C e i 19°C. Nonostante possa sembrare troppo fresco, è essenziale comprendere che questa gamma non solo favorisce il sonno inducendo una piacevole sonnolenza, ma contribuisce anche al benessere complessivo del corpo. Dunque l'arrivo dell'autunno porterà con sé diversi benefici anche sul nostro sonno e non solo. Diversi studi suggeriscono infatti che riposare in una stanza fresca può prevenire disturbi metabolici come l'obesità e il diabete, oltre a favorire la salute della pelle e del corpo nel suo complesso. Questo è dovuto al fatto che le basse temperature esterne stimolano il corpo a rilassarsi, agevolando il processo naturale di raffreddamento corporeo in preparazione del sonno.
Secondo gli esperti dell'American Academy of Sleep Medicine, che si dedicano allo studio dei processi corporei durante il sonno, temperature superiori a 19°C impediscono al corpo di raffreddarsi adeguatamente. Questo ritarda la produzione di melatonina, un ormone che contrasta l'invecchiamento cellulare e degli organi. Inoltre, una stanza fresca favorisce la produzione di somatotropina, noto come ormone della crescita, contribuendo a mantenere un aspetto giovane. Un ambiente freddo facilita il sonno, poiché il raffreddamento corporeo favorisce la produzione di melatonina, l'ormone che regola anche il sonno. Questo processo prepara gradualmente il corpo al riposo, rallentando il battito cardiaco e il ritmo respiratorio. Al contrario, temperature estreme, sia alte che basse, tengono il corpo attivo nel tentativo di regolare la temperatura interna, rendendo difficile addormentarsi. È per questo motivo che d'inverno ci sentiamo sonnolenti, mentre d'estate tendiamo a rimanere svegli fino a tardi.
Secondo uno studio condotto dall'American Diabetes Association e pubblicato dal US National Library of Medicine National Institutes of Health, la temperatura ideale per dormire è di 19°C poiché favorisce anche il corretto funzionamento del metabolismo. Durante il periodo di studio di quattro mesi, si è osservato che dormire in una stanza fresca aiuta il metabolismo a rimanere attivo, riducendo il rischio di malattie metaboliche come diabete e obesità. Chi riposa in una stanza fresca tende anche a bruciare più calorie durante le ore di veglia, aumentando la quantità di "grasso buono" nel corpo, il che favorisce la combustione delle sostanze ingerite anziché la loro accumulazione.
Come migliorare il sonno attraverso il raffreddamento naturale del corpo
Come possiamo facilitare il raffreddamento naturale del nostro corpo portando giovamenti al sonno? Un bagno caldo prima di andare a letto non solo induce il relax mentale, ma facilita anche il raffreddamento corporeo. Dopo circa 15 minuti in una vasca d'acqua calda, il corpo diventa più sensibile alla differenza di temperatura tra l'acqua e l'ambiente circostante, preparandosi al sonno.
Per agevolare il raffreddamento corporeo, è importante anche limitare la luce in camera da letto durante la notte. Una stanza buia stimola la produzione di melatonina, l'ormone che regola appunto il sonno. Un altro consiglio degli esperti per sfruttare al massimo la temperatura ideale per il sonno è dormire senza indumenti. Anche se la temperatura della stanza è adeguata, i vestiti isolano dal freddo e aumentano la percezione di calore corporeo. Dormendo nudi, il corpo si raffredda più rapidamente, promuovendo una maggiore produzione di melatonina e una riduzione dei livelli di cortisolo, riducendo lo stress e i problemi di peso. Si tratta però di un espediente da attuare solo nel caso in cui la temperatura nella stanza sia effettivamente superiore ai 19°C e dunque nel periodo estivo, altrimenti dormire nudi in autunno o inverno potrebbe esporci a dei brutti raffreddori! Se poi dormiamo nudi e condividiamo il letto con un partner, i benefici aumentano ulteriormente in quanto si produce ossitocina, nota anche come "ormone della felicità". E se si è felici, si dorme e si vive meglio.