Primavera, gli uccelli migratori che dall'Africa tornano in Italia
Non c'è primavera in Italia che non sia accompagnata dall'arrivo di enormi frotte di uccelli migratori provenienti dal continente africano per venire a nidificare e poi ripartire in cerca di caldo. Lo spazio aereo del nostro paese costituisce un vero e proprio ponte naturale tra Europa e Africa. Si stima che siano circa due miliardi gli uccelli migratori che ogni primavera ed ogni autunno sorvolano i cieli italiani, dai piccoli luì alla grande cicogna. La maggior parte di loro si concentra sulle linee costiere, altri preferiscono passare per una serie di valichi alpini ed appenninici.
Dai falchi pecchiaioli alle quaglie
Durante la fase primaverile è possibile osservare i falchi pecchiaioli: sono circa 27mila quelli che arrivano nei pressi dello Stretto di Messina per nidificare ad aprile e per poi ritornare, ad ottobre, in Africa per trascorrere l'inverno. Ci sono poi i bianconi che arrivano dall'Africa già a febbraio e depongono un singolo grande uovo che covano per un mese e mezzo prima di ripartire per le zone calde. Unici galliformi migratori europei, le quaglie arrivano nelle nostre regioni a partire dalla fine di aprile per nidificare nel periodo di maggio-giugno e far ritorno verso i mesi di settembre e ottobre. La particolarità di questa specie è quella di riprodursi con una prima covata già in Africa, prima di giungere in Europa. Unico rappresentante dei cuculiformi nel Vecchio Continente è il Cuculo che nidifica in Italia durante il periodo primaverile: la sua caratteristica è quella di deporre il suo unico uovo all'interno dei nidi di altre specie a cui è poi affidata la cura e l'allevamento del giovane cuculo.
Le rondini e la primavera
Infine le rondini, uccelli iconici della stagione primaverile, che ogni anno arrivano nel nostro paese a gruppi da 38 milioni, per poi ritornare a svernare in Africa, a sud del Sahara (sino in Sudafrica). Le rondini nidificano soprattutto nelle stalle e comunque in aree agricole a contatto con l'uomo, deponendo in genere 3 o 4 uova.