Le "pause attive" favoriscono la salute e la produttività dei lavoratori
Effettuare delle brevi pause durante le ore di lavoro è fondamentale per il benessere fisico e psicologico, ma non è di certo una novità. Forse in pochi sanno, però, che sfruttare queste interruzioni per tenersi in forma e svolgere qualche semplice esercizio fisico può essere una soluzione per limitare i rischi di una lunga serie di patologie. Con benefici che riguardano anche la concentrazione e la produttività.
Come fare "pause attive" al lavoro
Molte persone trascorrono 8 ore al giorno seduti, spesso davanti al computer o intenti a svolgere compiti da scrivania. Questo stile di vita sedentario, se non compensato con un’adeguata attività fisica, potrebbe causare vari problemi di salute.
Uno studio recente pubblicato su Jama Cardiology e condotto su 100mila persone, per esempio, mostra che chi trascorre più di 8 ore seduto ha un rischio di mortalità per infarti, insufficienza cardiaca o malattie cardiovascolari più alto (in una percentuale variabile tra il 17% e il 50%) rispetto a chi trascorre seduto meno di 4 ore al giorno.
Proprio per questi motivi, tenersi in movimento appena se ne ha l’occasione è fondamentale: anche solo una camminata di 5 minuti o qualche esercizio di forza - per un tempo complessivo di una pausa caffè - contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa e la glicemia.
Fare "pause attive" permette anche di evitare l’indebolimento dei muscoli delle gambe e dell’addome, oltre a garantire la corretta posizione della schiena e della regione cervicale. Non a caso, molte aziende nel mondo hanno installato delle postazioni per lavorare in piedi e limitare la sedentarietà dei collaboratori, con benefici evidenti pure per quanto riguarda stanchezza e sonnolenza.