Parentesi invernale
La perturbazione numero 6 di febbraio investirà oggi l'Italia: il suo transito sarà veloce e accompagnato da correnti fredde che, tra oggi e domani, saranno responsabili di un brusco calo delle temperature. Il vento si intensificherà in modo marcato e le raffiche potranno sfiorare localmente i 100 km orari. Giovedì un’altra perturbazione coinvolgerà, nella seconda parte della giornata, l’arco alpino e il settore tirrenico. Venti occidentali miti sostituiranno gradualmente il freddo Maestrale, ponendo fine, entro venerdì, alla parentesi più fredda con un nuovo rialzo termico.
Previsioni meteo per mercoledì. Oggi tempo in prevalenza bello in Liguria e sulle pianure del Nord-Ovest. Nubi sul resto d’Italia, anche se non mancheranno le temporanee schiarite. Nel corso della giornata piogge sparse su Friuli Venezia Giulia, tra Veneto e Romagna, Toscana, Marche, Umbria, zone interne del Lazio, Appennino Abruzzese e Molisano, Campania e Sardegna, in serata anche su Calabria e Sicilia; nevicate fino a bassa quota sulle zone alpine, oltre 800-1000 metri sui rilievi del Centro. Temperature massime in sensibile calo in gran parte d’Italia. Venti da Nord-Ovest in netta intensificazione, con raffiche tempestose in montagna, e altrove situazione burrascosa. Di conseguenza i mari si presenteranno localmente agitati, con possibili mareggiate lungo le coste più esposte al vento.
Previsioni meteo per giovedì Grazie all'allontanamento della perturbazione numero 6 di febbraio, la giornata di domani avrà inizio con una prevalenza di schiarite. Ultimi annuvolamenti su Puglia, Calabria e Isole maggiori, e prime nuove nuvole in arrivo all'estremo Nord-Ovest. Nella seconda parte del giorno una nuova perturbazione a carattere di fronte caldo raggiungerà le regioni settentrionali e peninsulari. Nuvole in aumento, associate a nevicate per lo più deboli lungo le Alpi, anche fino ai 400-500 metri di fondovalle. Locali precipitazioni si estenderanno gradualmente anche al settore tirrenico, a iniziare dalla Toscana e, specie verso sera, fino alla Campania; nelle zone interne appenniniche limite della neve inizialmente fino ai 1.000-1.200 metri ma con quota destinata ad aumentare.