Orto fai da te: occhio alle consociazioni, alla rotazione delle piante e alle fasi lunari
Coltivare da soli gli ortaggi da portare in tavole permette di risparmiare sul carrello della spesa e garantirsi alimenti sani. Ma prima di allestire un orto fai da te è indispensabile approfondire alcune regole per garantirsi sempre buoni raccolti. Consociazioni, rotazione delle piante e fasi lunari possono rivelarsi fondamentali per la buona riuscita del progetto.
Come organizzare un orto fai da te? 3 regole base
Chi ha a disposizione un pezzo di terra vicino a casa potrebbe prendere in considerazione l'idea di allestire un piccolo orto nel quale coltivare ortaggi e frutti che poi verranno utilizzati per creare saporiti piatti. Occorre però fare attenzione nella scelta degli spazi utilizzati per ogni singola verdura, poiché non tutte "convivono" bene una accanto all'altra. C'è poi da tener presente la rotazione delle piante, ovvero la sequenza con cui andremo a collocare le diverse tipologie di verdure nel terreno e delle fasi lunari. Vuoi scoprire qualcosa di più su queste tre regole basilari per garantirti ottimi raccolti? Continua a leggere.
Consociazione di ortaggi, regole da seguire
I vantaggi derivanti dalla consociazione tra piante non riguardano solo una resa migliore, ma consentono di avere anche una difesa dai parassiti sempre attiva, un miglioramento della struttura del terreno e della quantità di elementi nutritivi. Appare quindi evidente che è importante conoscere le regole per una corretta consociazione tra piante.
Non tutte le verdure convivono bene una a fianco all'altra, anzi alcune rischiano di recarsi danno a vicenda. Conoscere le possibili "combinazioni" è la prima regola fondamentale per assicurarsi buoni raccolti. In generale è sempre meglio evitare la vicinanza tra due ortaggi appartenenti alla stessa famiglia botanica, come ad esempio patate e pomodori.
Andrebbe inoltre preferita la vicinanza tra ortaggi che hanno lo sviluppo radicale diverso. Coltivare piante a radice superficiale insieme ad altre con radici profonde permette a entrambe di "prelevare" le sostanze nutritive a profondità diverse sfruttando al meglio la fertilità del terreno.
Anche abbinare una specie a crescita rapida insieme a una a crescita più lenta potrebbe rivelarsi un'ottima strategia. In questo modo la prima avrà tutto lo spazio e il tempo necessario per svilupparsi al meglio fino alla raccolta, senza danneggiare l’altra che crescerà al suo ritmo fino a trovare campo libero nel momento della sua maturazione.
Rotazione delle colture per un terreno sempre fertile
Il terreno è ricco di nutrienti, che rilascia nelle piante coltivate. Coltivare sempre la stessa specie in uno stesso appezzamento di terra comporta un impoverimento del suolo, favorisce la crescita di erbacce e il moltiplicarsi di parassiti e malattie. La rotazione delle colture è uno dei principi fondamentali dell’orto biologico se vogliamo che i nostri ortaggi crescano sani e rigogliosi senza l’aiuto di sostanze dannose. Cos’è la rotazione? È l’alternarsi dei vari ortaggi all’interno delle varie zone dell’orto. Quando togliamo i peperoni dal terreno cosa possiamo piantarci dopo? E quanto tempo dopo possiamo tornare a coltivare peperoni nella stessa area? A queste domande può rispondere una buona conoscenza della rotazione delle colture, conosciuta anche come rotazione colturale o avvicendamento.
La regola generale vorrebbe una sequenza che inizia da piante che richiedono una gran quantità di sostanze nutrienti, per poi proseguire con specie meno esigenti e concludere con verdure che alimentano il terreno. Piante come broccoli, pomodori, melanzane, cavoli, mais, barbabietole e lattuga impoveriscono molto il terreno, mentre verdure come cipolle, aglio, peperoni, patate, ravanelli e rape richiedono meno nutrienti. Tra le specie vegetali che alimentano il terreno ricordiamo i fagioli e i piselli. L'avvicendamento di questi tre gruppi permetterà di avere sempre buoni raccolti, poiché ogni specie vegetale troverà nel terreno la giusta quantità di sostanze di cui ha bisogno.
Come interpretare le varie fasi lunari in agricoltura
Non vi sono dubbi che la Luna eserciti sulla Terra un'attrazione gravitazionale che influenza le maree, e appare sempre più veritiero che il nostro satellite abbia anche uno stretto rapporto anche con l'agricoltura. Il ciclo lunare ha da sempre influenzato i contadini, che inevitabilmente alzano gli occhi al cielo prima di decidere se sia il momento adatto per piantare alcune specie o potare alberi da frutto. Il nostro satellite segue un ciclo lunare - conosciuto anche come lunazione - che prevede diverse fasi.
Con la luna calante - ovvero dopo il plenilunio e fino al novilunio - rappresenta il momento migliore per mettere a dimora le specie che si sviluppano verso il basso, come le carote e tutte le altre piante da bulbo o da radice, oltre che potare gli alberi da frutto.
Quando il nostro satellite raggiunge la fase di Luna Nuova inizia la fase crescente. Questo è il momento migliore per piantare quelle specie che crescono verso l'alto, come i pomodori, le zucchine, le melanzane e i peperoni.