Orologio dell’Apocalisse: mancano solo 90 secondi alla mezzanotte dell’umanità secondo Doomsday Clock
L'Armageddon sarebbe sempre più vicino. Le lancette del Doomsday Clock, l'Orologio dell'Apocalisse, segnano 90 secondi alla mezzanotte dell'umanità.
L'Orologio dell'Apocalisse: le lancette spostate rispetto ai 100 secondi del 2022
Siamo ad un passo dalla fine dell'umanità? L'Orologio dell'Apocalisse segnala che siamo a 90 secondi dalla mezzanotte dell'umanità. Il calcolo ovviamente non va preso letteralmente in termini temporali, ma dal 1947 segnala l'evoluzione del livello di allarme. Va preso quindi sul serio, anche perché siamo a un livello molto alto. Il countdown tiene anche della guerra in Ucraina. Anche lo spettro di una tragedia nucleare non aiuta dunque nello scenario. Intanto le lancette del Doomsday Clock si sono spostate quest'anno di 10 secondi in avanti rispetto al 2022 avvicinandosi sempre di più verso il giorno del giudizio.
L’annuncio, relativo all'anno 2023, è stato fatto dal Bulletin of the Atomic Scientist, il portale che ha ideato l'orologio e che si occupa di raccogliere dati, notizie, aggiornamenti e ricerche scientifiche spaziando tra i temi della sicurezza globale e le politiche pubbliche. Il Doomsday Clock è una iniziativa promossa dall’Università di Chicago a cui partecipano think tank, esperti, scienziati e "decisori pubblici" tra i più qualificati e illustri mondo.
Doomsday Clock (Orologio dell'Apocalisse): 90 secondi alla fine del mondo?
Secondo il Doomsday Clock, l’orologio del Giorno del Giudizio, 90 secondi ci separano dal giorno dell'Apocalisse. Dal 1947 le lancette di questo orologio segnalano quanto "tempo di vita" resta all'umanità. Un invito a riflettere su quello che succede intorno a noi, in un mondo alle prese con guerre, pandemie, minacce nucleari e il problema ambientale. Rachel Bronson, il numero uno del Bulletin of the Atomic Scientists, ha spiegato: "viviamo in un periodo di pericolo senza precedenti, e l'Orologio dell'Apocalisse riflette questa realtà". L'ora dell'Apocalisse si fa sempre più vicina in parte anche per la guerra in Ucraina, ma specifica: "non solo, all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e al rischio crescente di un'escalation nucleare. Il governo americano, i suoi alleati della Nato e l'Ucraina hanno molteplici canali di dialogo. Chiediamo ai leader di esplorarli".
Mary Robinson, l'ex alto commissario dell'Onu per i diritti umani, ha lanciato l'allarme: "siamo sull'orlo del precipizio ma i nostri leader non agiscono ad una velocità sufficiente per assicurare un pianeta in pace e vivibile". Anche Ban Ki-moon, l'ex segretario generale dell'Onu , si è aggiunto al coro di voci: "siamo vicini alla mezzanotte e questo mostra come il mondo è divenuto più pericoloso sulla scia della pandemia, del clima e della scandalosa guerra della Russia in Ucraina". Infine Rafael Mariano Grossi, il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Iaea), ha posto l'attenzione su altri temi importanti: "polarizzazione, tensioni e altre difficoltà hanno un impatto sulla situazione. Suppongo che la decisone rifletta questo. La situazione non sta migliorando e abbiamo sfide maggiori".