Caldo e siccità: ecco perché le ondate di calore in Italia diventeranno la norma
Le ondate di calore che stanno investendo l’Italia nelle ultime settimane potrebbero non essere un evento isolato: “Negli ultimi decenni abbiamo avuto non solo un aumento netto delle temperature ma anche delle ondate di calore soprattutto nel Mediterraneo”, ha spiegato al Corriere della Sera Antonello Pasini, fisico del clima del Cnr e autore del libro L’equazione dei disastri.
Il ruolo dell’anticiclone del Sahara
“Il riscaldamento di natura antropica si sta spostando verso Nord”, ha spiegato Pasini. “Ora, mentre prima il semestre caldo era caratterizzato dall’anticiclone delle Azzorre, oggi abbiamo l’anticiclone africano che prima rimaneva sul deserto del Sahara. È questa la ragione scientifica che crea queste ondate di calore che vediamo da quasi due mesi. Le stesse che portano con sé la siccità perché tipicamente l’anticiclone crea una zona dove non piove mai”.
Le colpe dell’attività umana
La causa di questo cambiamento, purtroppo, appare evidente: “Noi scienziati del clima siamo sempre molto cauti nell’attribuire all’attività antropica la variabilità estrema del clima, ma il problema è che ne vediamo così tante di ondate di calore che la relazione di fondo ormai è fuori di dubbio”, ha spiegato ancora Pasini. “Ciò che stiamo osservando rispetta ciò che i modelli ci avevano predetto”.
Estate 2022 più calda e secca
Intanto la situazione per il 2022 continuerà a non essere rosea: "I modelli stagionali preannunciano un'estate con temperature molto probabilmente sopra la media e più secca della media”, ha annunciato l'Osservatorio sulla siccità dell'Istituto per la bioeconomia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibe), con i dati aggiornati a giugno 2022.
Continua anche la siccità
Nei prossimi mesi, ha spiega il Cnr, le temperature incideranno sull'evaporazione dal suolo e da fiumi, laghi e bacini, traspirazione delle piante: "I passaggi temporaleschi potranno solo mitigare localmente l'attuale deficit, in particolare sull'arco alpino, dove i valori di pioggia potrebbero risultare nella norma climatica". Insomma la siccità sembra destinata a farci compagnia ancora a lungo.