Occhi arrossati? Una condizione frequente, ma da tenere monitorata
Gli occhi solitamente non dovrebbero essere arrossati e, anche se dovesse succedere di frequente, quando si verifica questa condizione è importante non sottovalutarla, perché potrebbe essere il campanello d’allarme di un problema di salute.
L'arrossamento si può verificare a causa di fattori esterni temporanei come allergeni, polvere, vento e aria secca, oppure possono essere un segnale di una patologia specifica, più o meno grave. In alcuni casi è sufficiente qualche accortezza - come fare riposare la vista o indossare gli occhiali da sole - mentre altre volte è necessario un parere medico per scegliere la terapia opportuna.
Come stabilire la causa e scegliere il rimedio
Gli occhi arrossati sono una condizione piuttosto comune, che si ha a causa della dilatazione dei vasi sanguigni interni: l'aumento del diametro dei capillari permette il passaggio di una quantità maggiore di sangue e cambia la colorazione della sclera. Per adottare la giusta strategia di cura è fondamentale, anzitutto, comprendere la causa del rossore.
Proprio perché le possibili cause sono molto numerose, non sempre è facile stabilire se si tratta di una condizione non preoccupante o un segnale di una malattia dell'occhio o sistemica. Anzitutto, è bene valutare la durata del sintomo: se dura pochi minuti o qualche ora è probabile che si tratti della conseguenza di una specifica condizione ambientale. Al contrario, nei casi in cui il sintomo persiste per più tempo la causa può essere più seria: infezione, congiuntivite, glaucoma, orzaiolo, presbiopia, sindrome dell’occhio secco e ulcera sono solo alcune delle possibilità.
In questi ultimi casi è necessaria una visita specialista per individuare il trattamento più appropriato, mentre i casi più temporanei si risolvono spontaneamente con qualche attenzione come riposo, occhiali da sole o colliri specifici, ricordando comunque di rivolgersi al medico quando necessario.