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Obesità in aumento: anche l’Oms lancia l’allarme

Il report dell’Organizzazione mondiale della sanità evidenzia un incremento del numero di persone, in tutte le fasce di età, con problemi di sovrappeso o di obesità. In parte è l'effetto della pandemia
Salute4 Maggio 2022 - ore 22:44 - Redatto da Redazione Meteo.it
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(foto: Unsplash)

In Europa l’obesità è un problema sempre più serio: il 59% degli adulti e quasi un bambino su tre è in sovrappeso. A lanciare l’allarme è questa volta l’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) attraverso un nuovo report che mette in luce un generale aumento di peso nella popolazione soprattutto nei vari stati del Vecchio continente.

Negli Stati Uniti la situazione è anche peggiore: un gruppo di ricercatori di Washington ha constatato un aumento del 3% delle persone obese, sono tra il 2020 e il 2021, probabilmente correlato alla pandemia e ai problemi indiretti che ha determinato.

L'aumento di peso c'è in tutte le fasce d'età

Obesità e sovrappeso si stima abbiano un ruolo decisivo in oltre 1,2 milioni di decessi globali ogni anno e, come ha ribadito la stessa Oms, sempre nell'arco di un anno sono imputabili al peso eccessivo circa 200mila nuovi casi di cancro.

Oltre agli adulti, il problema riguarda anche i giovani e i bambini più piccoli: prima dei 5 anni già il 7,9% mostra un eccesso di peso, nella fascia di età 5-9 anni un bambino su otto è obeso e quasi uno su tre è sovrappeso. Un lieve miglioramento si registra tra gli adolescenti, in quanto tra i 10 e i 19 anni poco più del 7% è obeso e "soltanto" il 24,9% è sovrappeso.

(foto: Unsplash)

A preoccupare è soprattutto il fatto che questi numeri sono destinati ad aumentare nei prossimi anni, tanto che si teme che l'obesità possa addirittura superare il fumo come fattore di rischio. Negli Stati Uniti, per esempio, nel primo anno di pandemia, come emerge dalla ricerca condotta su 3,5 milioni di persone e pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine, il peso medio della popolazione è cresciuto dello 0,6%. In parallelo, è aumentato il consumo di snack e alcolici, evidenziando come stress e sedentarietà abbiano favorito lo sviluppo di abitudini alimentari dannose per la salute.

Per contrastare questa problematica è importante - dice l'Oms - che i vari Paesi adottino politiche volte a migliorare la salute alimentare, favorendo lo svolgimento di attività fisica e l’adozione di diete sane. Un'azione che può essere incentivata anche attraverso interventi fiscali specifici o migliorando l’accesso ai servizi di gestione dell’obesità per tutte le fasce di età, partendo proprio dai più giovani.

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