Neve rossa: sulle Alpi arriva lo strano fenomeno, cos'è? Perché accade?
Nelle prossime ore, ci apprestiamo ad affrontare il culmine di un'intensa perturbazione meteorologica, scaturita dal transito di un ciclone sul Mediterraneo. Questo fenomeno atmosferico, avanzando, attirerà masse d'aria dal sud, dando luogo a rovesci e piogge particolarmente forti e facendo arrivare anche la "Neve Rossa".
Cos'è la Neve Rossa e perché si verifica
Nota anche come "neve arancione" o "neve colorata", può verificarsi quando venti forti trasportano sabbia e polvere dal deserto del Sahara verso l'Europa e altre parti del mondo. Quando questa sabbia e polvere si depositano sulla neve, possono conferirle una tonalità che varia dal giallo al rosso-arancio, a seconda della concentrazione e della composizione della sabbia trasportata.
Questo fenomeno di neve colorata dal trasporto di sabbia sahariana è più comune in alcune parti dell'Europa meridionale e centrale, in particolare durante eventi meteorologici specifici che facilitano il trasporto a lungo raggio di sabbia e polvere. Anche se visivamente simile alla neve rossa causata dalle alghe, la neve colorata dalla sabbia del Sahara ha una causa completamente diversa e non è legata all'attività biologica.
Entrambi i fenomeni, la neve rossa algale e la neve colorata dalla sabbia del Sahara, illustrano l'interazione tra i processi naturali e come eventi distanti possano avere effetti visibili in luoghi sorprendentemente lontani. In queste ore questo fenomeno dovrebbe avvenire sulle Alpi Italiane.
La neve a contatto con la sabbia si scioglie più velocemente
Quando la neve si "mescola" con la sabbia proveniente dal Sahara, tende a sciogliersi più velocemente. Questo accade perché la sabbia e la polvere del deserto hanno un colore più scuro rispetto alla neve bianca, aumentando l'assorbimento della radiazione solare sulla superficie della neve. La neve bianca riflette fino al 90% della radiazione solare, ma quando è ricoperta o mescolata con particelle di sabbia più scura, questa capacità riflettente diminuisce significativamente. Di conseguenza, la neve assorbe più calore, accelerando il processo di fusione.
Questo fenomeno, noto come effetto albedo, descrive come superfici più scure assorbano più radiazione solare, mentre superfici più chiare la riflettano. La sabbia del Sahara depositata sulla neve riduce l'albedo della superficie nevosa, portando a una fusione più rapida. Tale processo può avere implicazioni per gli ecosistemi locali e per la gestione delle risorse idriche, specialmente in regioni dove il manto nevoso stagionale funge da importante riserva idrica.