Mosca che finisce sul cibo, si può mangiare o meglio buttarlo?
Una mosca che ronza sul cibo mentre ci si appresta a consumarlo è sempre un evento che desta apprensione e, in alcuni casi, una certa preoccupazione tra i commensali.
Ma il contatto tra questo insetto e le pietanze è veramente un pericolo per la salute tanto da determinare lo sviluppo di malattie? Una risposta certa non esiste, ma qualche piccola accortezza e il buon senso possono ridurre i rischi.
Il sistema immunitario ci può proteggere
Le mosche, come tanti altri insetti, sono vettori di diverse malattie e possono trasportare agenti patogeni anche a distanza di chilometri. Anzitutto, è bene sapere che questi insetti non è raro lascino residui sui cibi, perchè non hanno una struttura digestiva complessa e di conseguenza rigettano gli enzimi digestivi prima di nutrirsi. Insomma, un po' come se noi sputassimo la saliva nel piatto prima di iniziare il pasto.
Già questo non è molto rassicurante, ma a preoccupare le persone sono soprattutto le abitudini di vita delle mosche, in quanto trascorrono molto tempo tra escrementi e materiale organico in decomposizione, entrando continuamente in contatto con batteri di varie specie.
Tutto questo non implica, però, che se si ingerisce un alimento su cui si è posata una mosca ci si debba necessariamente ammalare. La possibilità che l’evento si verifichi dipende da molti fattori, tra cui il tempo di permanenza sul cibo dell’insetto, la qualità del sistema immunitario della persona e la tipologia di alimento.
Come sempre, la soluzione migliore è affidarsi al buon senso: se una singola mosca si appoggia su un cibo per pochi secondi, difficilmente la pietanza sarà contaminata. Al contrario, se un consistente gruppo di questi insetti banchetta sul pranzo o sulla cena potrebbe avere senso buttare il tutto, per evitare di contrarre qualche malattia.