Meteorite ferroso scoperto su Marte dal rover Curiosity
Una particolare scoperta è stata effettuata dal rover Curiosity su Marte: un meteorite ferroso. Perché è un ritrovamento importante?
Marte, scoperto un meteorite ferroso
Il rover Curiosity prosegue la sua missione su Marte in aiuto a Perseverance e durante la sua esplorazione del pianeta rosso ha trovato qualcosa di interessante. Attualmente Curiosity sta ispezionando il cratere Gale per garantire a Perseverance un passaggio sicuro al suo interno e durante uno dei suoi ultimi "giri" si è imbattuto in un meteorite ferroso. Certamente non è stato complicato per la videocamera del drone-elicottero individuare il meteorite, in quanto di colore nettamente in contrasto rispetto al suolo marziano: un grigio metallico che spicca sul rosso terroso del paesaggio. Lo stesso aspetto del corpo è diverso dalle altre rocce marziane, per lo più polverose e di origine vulcanica.
Il meteorite presenta sulla sua superficie dei segni di usura a testimonianza del fatto che ha attraversato un'atmosfera, scaldandosi e consumando la sua parte esterna. I geologi della Nasa hanno subito effettuato delle indagini mediante le immagini, la vaporizzazione del masso e utilizzando il laser di cui Curiosity è dotato per studiarne la struttura chimica. Le analisi hanno stabilito che si tratta di un corpo a base di ferro e nichel dalle dimensioni contenute con un asse maggiore di 30 centimetri. I solchi presenti sulla sua superficie, come detto, sono segni dell'impatto con l'atmosfera marziana; quest'ultima è molto più sottile di quella della Terra ed è per questo che il meteorite non si è incendiato polverizzandosi ma si è soltanto scaldato e - avvitandosi in vortici di gas - lo strato più esterno è stato solcato da segni tubolari.
Perché il meteorite ferroso su Marte è importante
L'importanza di questo meteorite a base di ferro e nichel risiede nella sua rarità; solo il 6% di questi corpi infatti arriva sulla Terra e su Marte. Ma è proprio la loro composizione a essere il loro punto di forza, poiché grazie a essa riescono a sopravvivere maggiormente durante l'attraversamento dell'atmosfera. Sono inoltre interessanti poiché la maggior parte di essi proviene dai nuclei di planetesimi frantumati, formatisi all'inizio del sistema solare. Si tratta dunque di corpi estremamente antichi e ovviamente di valore per la scienza e la geologia.