Meteo, weekend a due facce: dall'anticiclone a un clima invernale. La tendenza dal 25 marzo
L'ultimo weekend di marzo sarà per lo più dominato ancora dall'anticiclone, con tanto sole e clima mite, ma da domenica saranno visibili i primi segnali di un deciso cambiamento.
Una perturbazione riuscirà infatti a scalfire l'alta pressione, investendo l'Italia a partire dal Nord per poi coinvolgere, entro l'inizio della prossima settimana, anche il resto della Penisola. Il ritorno delle piogge sarà accompagnato da forti venti settentrionali che trasporteranno sul Belpaese una massa d'aria fredda responsabile di un vero e proprio colpo di coda dell'inverno.
La tendenza meteo per il weekend del 25 - 26 marzo
Sabato 25 marzo la coda di una debole perturbazione interesserà l’estremo Nord-Est, mentre condizioni stabili anticicloniche insisteranno nell’area mediterranea anche se con l’attivazione di una ventilazione occidentale più vivace.
In particolare, il cielo sarà nuvoloso su Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con episodi di instabilità probabili soprattutto nella prima parte della giornata. Sulle Alpi orientali è attesa anche la neve fino a circa 1.700 metri, e non si escludono nevicate deboli e isolate anche sui rilievi di confine dell’estremo Nord-Ovest.
Nel resto del Paese prevarrà il sole, con qualche nuvola variabile solo tra Liguria orientale e settori vicini dell’Emilia, e a inizio giornata anche in parte del Centro.
Le temperature massime caleranno al Nord-Est e aumenteranno sulle pianure del Nord-Ovest per i caldi venti di Fohn attesi sulla zona. In generale il clima sarà mite in tutta Italia, con possibili punte localmente superiori ai 20 gradi. Si intensificheranno i venti occidentali, fino a tesi al Nord-Ovest, sul Ligure e nelle Isole maggiori.
Da domenica 26 marzo si conferma poi un cambio della circolazione atmosferica, con l’alta pressione che si sfalderà per effetto di un fonte freddo in discesa dalle alte latitudini, che farà il suo ingresso accompagnato da un’area depressionaria in sviluppo sul Mediterraneo.
I primi segnali di peggioramento sono attesi nella giornata di domenica sulle regioni settentrionali e, dalla sera, su quelle centrali tirreniche. In particolare, secondo le attuali proiezioni saranno possibili episodi di instabilità, con qualche rovescio o temporale, tra la Lombardia e le Venezie. Sulle Alpi sono attese locali nevicate inizialmente fino a 1.300-1.700 metri, con quota neve destinata poi a calare a fine giornata.
L’irruzione di aria fredda farà calare in modo sensibile le temperature nelle regioni settentrionali, mentre al Centro-Sud i miti venti meridionali che precederanno il fronte manterranno le temperature stabilmente su valori al di sopra della norma, con al più solo lievi cali.
A inizio settimana si profila un colpo di coda dell'inverno per tutta l'Italia
Nella giornata di lunedì l’aria fredda raggiungerà anche il Centro-Sud, sospinta da forti venti settentrionali che contribuiranno ad accentuare ulteriormente la sensazione di freddo: secondo l’attuale tendenza meteo in Sardegna il Maestrale soffierà fino a tempestoso, con raffiche intorno ai 90-100 km orari.
Di conseguenza, per l’inizio della settimana sembra profilarsi un clima di stampo invernale, con temperature inferiori alle medie stagionali in tutta Italia.
Dal punto di vista delle condizioni meteo, lunedì al Nord tornerà a prevalere un tempo asciutto, con schiarite anche ampie al Nord-Ovest, mentre una spiccata instabilità interesserà il settore peninsulare dell’Italia e l’Emilia Romagna: non si esclude il rischio di fenomeni localmente intensi anche a carattere di rovescio o temporale, mentre a fine giornata il limite della neve calerà anche al di sotto dei 1.000 metri sull’Appennino centro-settentrionale.
I prossimi aggiornamenti permetteranno di confermare questa evoluzione e di conoscere maggiori dettagli.