Meteo, oceani con temperature record prima della fase de El Niño
Da circa un mese le acque superficiali degli oceani, tra 60° S e 60° N di latitudine, hanno raggiunto temperature record. Il picco è di ben 21,2°C raggiunti. Una tendenza, quella del riscaldamento delle acque, che non sembra voler affatto interrompersi. Le temperature raggiunte dalle acque sono le più alte mai registrate in questo periodo, e non siamo ancora arrivati nel momento di maggiore sviluppo di El Niño, il cui record precedente risale al 2016.
Oceani, temperature record: cosa sta succedendo?
Quello che si sta verificando è un calore ritardato dovuto a La Niña e di un calore in rapido sviluppo per El Niño. I tre anni consecutivi de La Niña hanno provocato un accumulo di calore al di fuori dei tropici e nel Pacifico occidentale a causa di una ridotta evaporazione. Gli eventi di El Niño invece hanno un effetto opposto, cioè riscaldano i tropici, ma è un riscaldamento che può essere molto rapido come avvenuto da marzo ad aprile.
Temperature anomale sul Pacifico e sulle coste del Sud America in attesa di El Niño
Temperatura anomale si stanno verificando sul Pacifico settentrionale e sull'area vicino le coste del Sud America (Niño 1+2) dove le anomalie sono superiori ai 5-6°C. Anche l'Atlantico presenta anomalie termiche considerevoli con una temperatura di 20,2°C. Una temperatura così alta in quelle acque non si verificava dal 1981.
In tre anni si è avuto un veloce aumento del numero di radiazione solare assorbita dalle regioni con un traffico marittimo molto elevato. Questo potrebbe essersi verificato in correlazione alla diminuzione dei solfuri per via dell'attuale normativa riguardante il traffico marittimo. Quando arriverà El Niño la media globale sarà condizionata proprio da questo fenomeno, soprattutto se sarà abbastanza forte. Nel caso in cui dovesse verificarsi, le temperature dell'aria nel 2024 saranno record.