Meteo, da mercoledì 30 tornano le piogge. Seguirà colpo di coda dell'inverno
Tra la fine di marzo e gli inizi di aprile assisteremo a un cambio radicale della circolazione atmosferica sull’Italia e sull’Europa rispetto a quanto osservato finora, in favore di una fase meteorologica molto più dinamica e a tratti perturbata, in grado di assicurare il ritorno delle precipitazioni sulle nostre regioni, questa volta anche su quelle settentrionali.
Mercoledì 30 una prima perturbazione atlantica (n.6 di marzo) proveniente dalla Penisola Iberica e accompagnata da intensi venti di Scirocco investirà praticamente tutto il nostro Paese con precipitazioni diffuse: dapprima più probabili al Centro-Nord, su Sardegna, Campania, Basilicata e Puglia, successivamente anche nel resto del Sud.
Giovedì 31 in giornata si assisterà a un temporaneo esaurimento dei fenomeni su quasi tutte le regioni settentrionali (fatta eccezione per l’estremo Nord-Est), entro la sera e la notte anche su quelle centro-meridionali. Nelle Alpi, in questa prima fase perturbata, la neve cadrà oltre i 1500-1800 metri. L’intensa corrente meridionale che precede la perturbazione favorirà un sensibile aumento delle temperature al Sud e sulla Sicilia dove si potrebbero superare i 20 gradi.
A partire da venerdì l’evoluzione attesa perde ulteriormente affidabilità: tuttavia i modelli a nostra disposizione confermano una fase di maltempo di stampo insolitamente invernale. Il mese di aprile potrebbe esordire infatti con un vero e proprio colpo di coda dell’inverno nel cuore dell’Europa. A pilotarlo un fronte freddo di origine artica che dopo aver attraversato l’Europa settentrionale e occidentale, potrebbe investire anche l’Italia tra venerdì e domenica, generando una profonda depressione sui mari attorno alla penisola. In questa seconda fase perturbata dunque si prospettano nuove precipitazioni ma soprattutto il rischio di nevicate sulle zone alpine e prealpine e sull’Appennino centro-settentrionale anche sotto i 1000 metri. Le temperature di conseguenza tenderanno a calare sensibilmente.