Meteo, colpo di coda dell'inverno: da venerdì 19 clima fresco, ventoso e instabile. Arriva la neve sull'Appennino
La circolazione atmosferica subisce in queste ore importanti modifiche a livello continentale, in favore di masse d’aria di origine artica, dunque decisamente più fredde per la stagione, dopo il caldo record degli ultimi giorni.
Direttamente coinvolta non soltanto l’Europa centrale e settentrionale ma, a partire da metà settimana, anche il cuore del mar Mediterraneo.
Tra venerdì 19 e il weekend aria fredda, vento e atmosfera instabile: la tendenza meteo
La tendenza a partire da venerdì 19 e per almeno i successivi 6-7 giorni vedono sull’Italia lo sviluppo di una marcata anomalia termica negativa, come non si vedeva da moltissimo tempo in questo periodo dell’anno. Le temperature, dunque, si porteranno ovunque al di sotto della media stagionale, anche di 6-8 gradi, con una fase meteorologica che potremmo tranquillamente definire di stampo tardo invernale.
In seno alle correnti settentrionali dirette verso la nostra Penisola si muoveranno alcuni impulsi freddi instabili. Il primo di questi (perturbazione n.5 del mese), atteso giovedì 18 al Centro-Nord, sarà associato ad una circolazione ciclonica in rapido scivolamento dall’alto Tirreno al mar Ionio.
Nella giornata di venerdì 19 tempo perturbato sulle regioni del medio Adriatico e del Sud con precipitazioni diffuse, anche sotto forma di rovesci o temporali e la neve in Appennino, dall’Abruzzo alla Calabria, fin verso 1000-1200 metri, oltre 1500 metri circa sulla Sicilia nord-orientale. In serata e nella successiva notte neve in arrivo nelle Alpi più settentrionali fin verso i 900-1000 metri.
In questo caso si tratterà della parte più avanzata di un secondo impulso freddo (perturbazione n.6) il quale, valicando le Alpi nelle prime ore di sabato 20, andrà ad interessare più direttamente il Centro-Sud peninsulare nel corso del fine settimana, dove si attende un altro carico di precipitazioni, localmente intense. Altra neve in vista per la dorsale appenninica centro-settentrionale sopra i 1000-1500 metri, particolarmente il settore abruzzese dove al momento si profilano anche gli accumuli più importanti.
Ai margini dei fenomeni dovrebbero rimanere il Nord e le Isole maggiori, con un weekend tutto sommato buono o discreto, fatto salvo per un po’ di variabilità e locali precipitazioni non escluse sabato sulle regioni di Nordest e marginalmente anche sulla Lombardia.
La seconda parte della settimana, oltre ad essere fredda per il periodo, sarà anche molto ventosa per venti in prevalenza da nord, con episodi di Fohn al Nordovest e raffiche che sulle regioni centro-meridionali potranno anche superare i 70-80 Km/h. I mari, di conseguenza, resteranno tutti molto mossi o agitati, con rischio di alcune mareggiate.