Meteo, Capodanno con l'anticiclone: caldo anomalo ma anche tanta nebbia
La settimana di Capodanno si è aperta con l'arrivo di un una nuova perturbazione, e in diverse regioni le condizioni meteo saranno instabili fino alla giornata di mercoledì. Da giovedì 30 dicembre assisteremo però a un deciso cambiamento della situazione meteo, con l'anticiclone in rinforzo che darà il via a una fase stabile destinata a durare anche nel periodo di Capodanno, probabilmente almeno fino al weekend dell'1 e 2 gennaio 2022.
Più nei dettagli, la giornata di mercoledì 29 dicembre sarà ancora nuvolosa in buona parte dell'Italia. Nel corso del giorno deboli piogge interesseranno la Calabria e la Sicilia Orientale; qualche pioggia anche sulle zone alpine, con neve oltre 1600-2000 metri. Al mattino nebbie anche fitte sulle pianure del Nord e sulle coste dell’Alto Adriatico.
Anticiclone in rinforzo da giovedì 30 dicembre: la tendenza meteo fino al weekend di Capodanno
Lo scenario meteo cambierà in modo sensibile nella seconda parte della settimana di Capodanno.
In particolare, giovedì 30 dicembre il tempo sarà stabile ovunque e prevalentemente soleggiato. Un po' di nuvole interesseranno le Alpi orientali e la Calabria meridionale, e soprattutto nelle ore più fredde della giornata il rischio di nebbia sarà alto nelle pianure del Nord e sulle coste dell'alto Adriatico.
Le temperature aumenteranno ulteriormente, con valori che ovunque risulteranno superiori alla media stagionale.
L'apice di questa fase anticiclonica coinciderà proprio con il Capodanno, e tra il 31 dicembre e l'1 gennaio le condizioni meteo saranno stabili ovunque, accompagnate da un clima eccezionalmente caldo per il periodo.
Le zone più calde saranno probabilmente le regioni tirreniche, la Sardegna e le aree alpine: sulle Alpi si registrerà l'anomalia termica più significativa, con temperature superiori alla media stagionale anche di 10-15 gradi e valori che, in pieno inverno, saranno più tipici della primavera avanzata.
Il clima sarà più mite del normale in tutto il Paese, ma l'anomalia risulterà più attenuata nelle aree interessate da nebbie e nubi basse, che saranno in aumento in particolare nelle pianure del Nord e sul versante adriatico. La stabilità atmosferica favorirà anche l'accumulo di sostanze inquinanti negli strati più bassi dell'atmosfera, e di conseguenza andiamo purtroppo incontro anche a un aumento dello smog.