Meteo: caldo africano all'apice tra 5 e 6 luglio. Poi spazio a una tregua
Sole e caldo africano segneranno la prima domenica di luglio sull’Italia, ancora alle prese con la terza intensa ondata di calore dell’estate. L’alta pressione sub-tropicale, infatti, si mostrerà ben salda sopra il Mediterraneo centrale e la regione alpina, assicurando ovunque condizioni di stabilità atmosferica e clima rovente.
A soffrire maggiormente saranno, ancora una volta, le regioni centro-meridionali dove si supereranno i 35 gradi, con punte intorno ai 40 nelle aree interne di Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Al Nord il termometro oscillerà tra i 30 e i 35 gradi, ma con picchi localmente anche superiori tra la bassa padana e l’Emilia. Sempre domenica 3, non escludiamo inoltre la possibilità di occasionali brevi temporali di calore nel settore alpino.
Tra martedì 5 e mercoledì 6 luglio apice della lunga e intensa ondata di caldo: poi da metà settimana si inizia a respirare. La tendenza meteo
Le attuali proiezioni a nostra disposizione indicano una prosecuzione della canicola fino a metà della prossima settimana. Anzi, tra martedì 5 e mercoledì 6 potremmo registrare l’apice di questa lunga e intensa fiammata africana, con temperature massime fino a 36-37 gradi in Emilia Romagna e fino a 40 al Centro-Sud, con picchi localmente superiori nelle aree interne peninsulari e insulari. La scarsa ventilazione diurna, regolata al massimo dal regime delle brezze, e il crescente disagio notturno dovuto agli elevati tassi di umidità, aggraveranno ulteriormente la situazione. In oltre l’80 % delle principali località il termometro all’alba non scenderà sotto i 20-22 gradi. Fino a martedì, inoltre, il rischio di eventuali temporali di calore resterà confinato alle aree alpine e prealpine.
Da mercoledì, invece, l’evoluzione mostra ancora ampi margini di incertezza: al momento si conferma una cessazione dell’ondata di calore dapprima sulle regioni settentrionali, poi giovedì 7 su quelle centrali e sulla Sardegna, da venerdì 8 anche su quelle meridionali e sulla Sicilia, dopo quasi un mese di caldo africano estenuante. A pilotare la “rinfrescata” sarà una perturbazione atlantica, in scivolamento lungo la Penisola, i cui eventuali effetti in termini di precipitazioni sono ancora tutti da stabilire, mentre la massa d’aria più temperata che la accompagna dovrebbe riversarsi più facilmente fino al Mediterraneo meridionale entro il weekend del 9-10 luglio. L’emergenza idrica, dunque, è destinata dunque a proseguire a oltranza.