Meteo, l'autunno fa sul serio. In arrivo abbondanti nevicate e venti intensi
Nella giornata di domenica 20 novembre la perturbazione n.6 giunta sabato sarà ancora causa di maltempo sulle regioni meridionali, con piogge, rovesci e qualche temporale, localmente di forte intensità. Nel resto del Paese si assisterà ad un graduale miglioramento, seppure in un contesto di grande variabilità e con residui fenomeni di instabilità atmosferica su Romagna, regioni centrali adriatiche e Sardegna. Il vento, attivato dalla circolazione ciclonica che nel frattempo si sarà spostata verso il Tirreno meridionale, soffierà ancora intensamente di Maestrale tra la Sardegna e la Sicilia e di Scirocco sullo Ionio centro-meridionale, altrove tenderà ad attenuarsi.
La massa d’aria più fredda alle spalle del fronte favorirà un raffreddamento in tutto il Paese, con un calo delle temperature questa volta più sensibile al Sud e sulla Sicilia. Al Nord il termometro non andrà oltre gli 11-13 gradi e ovunque si reterà sotto i 20.
La tendenza per la prossima settimana vede una prosecuzione della dinamicità, con occasione per altri episodi perturbati, pienamente autunnali, dunque con la prospettiva di altre preziose fasi piovose, ma questa volta anche nevose.
In particolare, dopo una brevissima tregua attesa lunedì, si conferma una nuova e intensa ondata di maltempo su tutta l’Italia già alla fine della giornata e per la successiva di martedì 22, con l’arrivo della perturbazione n.8 di novembre, associata ad una profonda depressione che si scaverà tra Liguria, Corsica e Toscana e che determinerà una marcata intensificazione della ventilazione, con raffiche di burrasca e mari fino a molto agitati.
Oltre alle precipitazioni abbondanti soprattutto al Nord, sulle regioni tirreniche e sulla Sardegna, si conferma il ritorno di copiose nevicate su tutto l’arco alpino, ma anche sull’Appennino settentrionale, come non accadeva almeno da un anno a questa parte, ma forse anche di più. Nevicate che, grazie all’aria fredda che si addosserà alla barriera alpina e che in parte riuscirà a tracimare verso la valle padana, raggiungeranno quote poco sotto i 1000 metri.
Mercoledì 23, infine, si potrebbe affacciare da ovest un’altra perturbazione (la n.9). I prossimi aggiornamenti ci permetteranno di essere più precisi per quanto riguarda tempistiche e quantitativi, ma si preannuncia una grande boccata di ossigeno per le nostre assetate montagne.