Covid, la bozza per il lavoro privato: mascherine Ffp2 e smart working?
Nel lavoro privato dovrebbe restare l'uso della mascherine, almeno fino a fine ottobre: a indicarlo, secondo quanto riporta Ansa, è la bozza di aggiornamento delle misure di contrasto al virus sul lavoro dei privati predisposta dal governo. Nel testo è previsto l’utilizzo delle mascherine Ffp2. Sarà il datore di lavoro a dover fornire lo strumento di protezione individuale.
Controllo della temperatura e smart working
Nella bozza del testo - riporta ancora l’Ansa - si indica anche il controllo della temperatura all'ingresso del posto di lavoro, che non deve essere superiore ai 37 gradi e mezzo. Previsto anche un incentivo per lo smart working, ritenuto "uno strumento utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti”.
L’uso di mascherine Ffp2
Le mascherine filtranti Ffp2, si legge nella bozza, "rimangono un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, soprattutto nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative. A tal fine, il datore di lavoro assicura la disponibilità di Ffp2 al fine di consentirne ai lavoratori l'utilizzo nei contesti a maggior rischio".
Le altre misure previste
La bozza prevede poi la sanificazione periodica dei locali e delle postazioni di lavoro e il lavoratore sarà "obbligato ad adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani". Infine la bozza indica la necessità di ingresso e uscite scaglionate se possibile e la ventilazione continua dei locali.