Marte, scoperto incredibile bagliore notturno dalla Nasa: di cosa si tratta? Le immagini
La Nasa ha effettuato una scoperta che ha quasi dell'incredibile e che riguarda un bagliore notturno avvistato su Marte. Di cosa si tratta? Grazie alla sonda spaziale MAVEN gli scienziati hanno potuto capire come l'atmosfera di Marte pulsi di luce ultravioletta tre volte a notte. Ecco cosa è emerso dall'analisi di tutti i dati raccolti.
Marte pulsa tre volte a notte: bagliore notturno scovato dalla Nasa
Nell 2020 sono stati osservati punti di luce ultravioletta che pulsano esattamente tre volte ogni notte su Marte. A scoprire questo dettaglio davvero eclatante è stata la sonda Mars Atmosphere e Volatile EvolutioN (MAVEN) della NASA. Come? La sonda è riuscita a raccogliere dati importanti osservando il bagliore pulsante sul lato notturno di Marte ad un’altitudine di circa 70 km. Solo oggi gli scienziati sono però riusciti ad analizzare con grande attenzione tutti i dati e le immagini raccolte e a comprendere meglio di cosa poteva trattarsi.
I dati raccolti da MAVEN hanno rivelato agli studiosi ad esempio come la luce ultravioletta (UV) si manifesti solo durante la primavera e l’autunno e possa pulsare esattamente tre volte ogni notte. Quando? Dall'analisi delle immagini, confrontando le varie misurazioni, si è potuto comprendere come quest'ultima "prenda vita" subito dopo il tramonto e termini intorno alla mezzanotte.
Cosa causa questi bagliori notturni in un arco di tempo così ben definito? A quanto scoperto dagli scienziati della NASA a provocare la luce pulsante sono i venti che soffiano dalle alte quote dell’atmosfera di Marte verso il suolo e che trasportano i gas. Questi venti accentuano una reazione chimica ed innescano così i bagliori a causa della presenza dell’ossido nitrico. Cosa avviene nello specifico? Quali sono le reazioni chimiche che sono state oggetto di studio? Ebbene la luce ultravioletta del Sole colpisce l’atmosfera di Marte e suddivide l’anidride carbonica e l’azoto molecolare nei loro atomi costituiti da carbonio, ossigeno e azoto. I venti di conseguenza soffiano questi atomi attorno al lato notturno del pianeta, dove iniziano a ricadere verso la superficie. Durante quest'ultimo processo, però, gli atomi di azoto e ossigeno si combinano per formare una molecola di monossido di azoto e nel processo emettono luce ultravioletta.
Cos'altro sappiamo del bagliore notturno di Marte?
Cos'altro è emerso dai dati raccolti e dall'attenta analisi degli stessi? A quanto pare questo bagliore notturno di Marte potrebbe sembrare simile all’aurora boreale, ma è, a detta degli scienziati della NASA, molto più luminosa. Altro dato rilevante? A quanto pare il bagliore non è visibile dall’occhio umano in quanto. E' impossibile osservare pertanto questo spettacolo naturale.