Marte: dai diavoli di polvere al colossale vulcano
La superficie di Marte nasconde alcuni elementi che tutti noi ignoravamo e che adesso possiamo vedere grazie a un nuovo strumento della Nasa: una sorta di Google Earth ma per Marte.
Diavoli di polvere e un vulcano colossale visibili su Marte grazie a un nuovo strumento
Grazie a Google Earth possiamo vedere ogni angolo della Terra comodamente sul nostro pc o sul nostro smartphone, andare da un punto all'altro in modo rapidissimo e osservando tutti i luoghi del nostro pianeta. E se vi dicessimo che ora è possibile farlo anche con Marte? Esatto, perché la Nasa ha appena rilasciato la mappa 3D di Marte più dettagliata che sia mai stata realizzata. Si tratta di una mappa interattiva chiamata Global CTX Mosaic of Mars ed è stata realizzata dal Bruce Murray Laboratory for Planetary Visualization del California Institute of Technology di Pasadena. La mappa consiste, come il nome suggerisce, nell'unione dalle immagini scattate dal Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa, confluite poi in un enorme mosaico in grado di coprire l'intera superficie del pianeta rosso. In totale sono circa 110mila immagini e il progetto ha impiegato 6 anni per giungere a compimento, ma ne è valsa la pena. La mappa è dettagliatissima, pensate che in ogni pixel sono racchiusi 25 metri quadrati della superficie marziana e questa sua altissima risoluzione ha permesso di scoprire elementi finora sconosciuti.
Cosa sono i diavoli di polvere
In particolare, grazie a questa mappa gli scienziati hanno potuto analizzare alcune immagini che mostrano una vasta area di terreno roccioso che si estende per circa 20 km nel cratere di Neukum, nella regione di Noachis Terra. Quest'area è caratterizzata da una serie di strutture geologiche molto particolari, chiamate "diavoli di polvere". Si tratta di vortici di polvere che si formano quando il vento spazza via il materiale superficiale più fine, lasciando esposte rocce più grandi che creano una sorta di barriera alla circolazione dell'aria. La polvere quindi si accumula in queste aree più protette, creando dei veri e propri vortici che possono raggiungere dimensioni anche di decine di metri.
Ma non è l'unica scoperta realizzata su questa mappa 3D; gli scienziati hanno infatti individuato anche una serie di formazioni geologiche che sembrano essere vulcani estinti. In particolare, si tratta di tre "domi vulcanici" che si elevano fino a circa 400 metri sopra il terreno circostante. Questi domi sembrano essere formati da una roccia vulcanica molto resistente, sopravvissuta all'erosione e che ha creato queste forme molto particolari. Secondo gli scienziati, questa zona di Marte potrebbe essere stata un tempo un'area di intensa attività vulcanica. Infatti la presenza di questi domi vulcanici suggerisce che ci sia stato un tempo un intenso processo di eruzione, durante il quale è stata emessa una grande quantità di lava che ha dato origine a queste forme. Inoltre, la presenza di questi vulcani potrebbe indicare la presenza di un sistema di fratture sotterraneo, attraverso cui la lava è stata in grado di raggiungere la superficie.
Perché la mappa di Marte è utile
In generale, questa scoperta è molto interessante per gli scienziati perché fornisce ulteriori informazioni sulla geologia di Marte e sulla sua storia. Inoltre, potrebbe aiutare a comprendere meglio le condizioni che hanno permesso l'emergere della vita sul nostro pianeta, studiando le condizioni che si sono verificate su Marte in passato. Lo strumento non è del tutto ultimato e siamo ancora alla versione beta, ma un assaggio lo si può avere anche gratuitamente andando sul sito che contiene la mappa 3D di Marte più dettagliata di sempre. La piattaforma, per espressa volontà dei suoi creatori, è accessibile a tutti in modo molto semplice, adatta per gli studenti ma anche per i curiosi e per chi non è troppo pratico con la tecnologia ma ha comunque tanta sete di sapere. Grazie al sito, si può accedere anche a schede interattive che mostrano luoghi d'interesse, come ad esempio Olympus Mons, un vulcano colossale che è il più grande di tutto il sistema solare. Così Marte non lo avevamo mai visto.