Ogni quanto si dovrebbe fare la manutenzione della caldaia?
Per fare in modo che la caldaia funzioni correttamente, senza rischi e con la migliore efficienza possibile, bisogna effettuare periodicamente la manutenzione, che come noto consiste in un controllo generale dell'impianto e nella sua pulizia. Di norma, quest’operazione dovrebbe essere svolta una volta all’anno, scendendo a una volta ogni due anni per gli impianti più nuovi ed efficienti.
Attività per la sicurezza e la riduzione dei consumi
La manutenzione della caldaia consiste in una serie di passaggi, più o meno articolati a seconda del modello, svolti da un tecnico abilitato: pulizia del bruciatore, verifica della tenuta dell’impianto, pulizia dei tubi, controllo dei fumi e del tiraggio, oltre a un controllo di efficienza. Una volta constatato il corretto funzionamento, viene redatto un verbale con tutti i dettagli e l'indicazione degli eventuali interventi da fare. Svolgere periodicamente la manutenzione non è solamente un impegno burocratico, ma permette di evitare spiacevoli inconvenienti che possono mettere in pericolo la casa, e di prevenire guasti di grande entità che richiederebbero spese molto più ingenti.
Una caldaia correttamente manutenuta permette anche una riduzione dei consumi in bolletta, che con l'aumento dei prezzi dell'energia non è certo un tema trascurabile. È bene anche ricordare che pulire regolarmente la caldaia non è una scelta personale: la legge italiana prevede che vengano regolarmente effettuati dei controlli per assicurare il corretto funzionamento dell’impianto e la sicurezza delle persone che abitano la casa. In caso contrario si rischiano multe da 50 fino a 3mila euro.