Manutenzione della caldaia, a chi spetta e quali sono le sanzioni per i mancati controlli
La caldaia è indispensabile per il riscaldamento delle nostre case e per l'acqua calda sanitaria, ma al tempo stesso può rivelarsi pericolosa qualora non venga sottoposta a manutenzione periodica da parte di personale specializzato. Ma a chi spettano le spese e a quanto ammonta la multa per mancata manutenzione caldaia? Vediamolo insieme.
Manutenzione ordinaria caldaia, a chi spetta
Ad occuparsi della manutenzione periodica della caldaia domestica deve provvedere - per legge - colui che detiene l'immobile. Quindi nel caso in cui si tratti di una casa di proprietà nella quale vive il proprietario sarà quest'ultimo a doversene occupare, mentre nel caso in cui l'abitazione sia stata data in affitto la manutenzione ordinaria spetterà all'inquilino.
Oltre alle spese per la pulizia della caldaia spettano a chi vive nell'immobile (inquilino o proprietario a seconda dei casi) anche gli oneri per:
- controllo dei fumi
- sostituzione dei componenti usurati
Qualora invece si dovesse rendere necessario un intervento di manutenzione straordinaria sarà sempre il proprietario a doversi accollare la spesa. Questo significa che - se ad esempio l'impianto diviene inutilizzabile e deve essere sostituito - il prezzo della nuova caldaia nonché le spese per la sua installazione e per il collaudo saranno sempre a carico del proprietario.
Chi paga le spese per la manutenzione caldaia condominiale
Nel caso in cui l'impianto di riscaldamento di un condominio preveda un sistema centralizzato vi sarà un'unica caldaia. In questo caso è l'amministratore del condominio a doversi far carico della sua manutenzione, ripartendo poi le quote tra i vari condomini in base alle quote millesimali.
Manutenzione caldaia, ogni quanto va fatta?
Riguardo alle tempistiche c'è molta confusione, anche perché la cadenza deve essere definita dal personale tecnico al momento di installazione dell’impianto e può prevedere tempi diversi da modello a modello. In ogni caso è possibile verificare ogni quanto occorre provvedere alla manutenzione consultando il libretto che deve sempre essere presente e disponibile in caso di eventuali controlli.
Occorre poi precisare che - oltre alla manutenzione della caldaia - è obbligatorio provvedere per legge anche al controllo dei fumi. Per questi ultimi le scadenze previste sono:
- Ogni 2 anni per le caldaie a combustibile liquido o solido e potenza compresa fra 10 e 100 kW
- Ogni anno per le caldaie con potenza superiore a 100 kW
- Ogni 4 anni per le caldaie a gas, metano o gpl e potenza compresa fra 10 e 100 kW
- Ogni anno per le caldaie a gas, metano o gpl e potenza superiore a 100 kW
Cosa si rischia se non viene fatta la manutenzione della caldaia
Una corretta manutenzione periodica della caldaia consente di individuare eventuali anomalie, che potrebbero portare a consumi energetici eccessivi, a forti emissioni di sostanze inquinanti e - in casi estremi - a incidenti domestici anche gravi.
Possiamo quindi dire che provvedere alle operazioni di controllo periodiche significa innanzitutto garantirsi ambienti sicuri, risparmio energetico e un gesto consapevole per la salvaguardia dell'ambiente. Ma questi non sono gli unici vantaggi che una manutenzione corretta e programmata può offrire.
Proprio sulla base dei rischi legati alla mancata osservanza delle norme sui controlli, la legge ha previsto pesanti sanzioni che potrebbero colpire - in caso di controlli - chi ha omesso la manutenzione.
Sanzioni applicate per la mancata manutenzione della caldaia
Le multe per la mancata manutenzione vanno da 50 a 3.000 euro. Qualora vengano rilevate anomalie nell'impianto la multa può essere aumentata di 200 euro. I controlli vengono fatti a campione, nei comuni con più di 40.000 abitanti, e vengono preceduti da un avviso che viene recapitato almeno due settimane prima.
Oltre che per l'utente, la legge prevede delle sanzioni anche per i soggetti responsabili della manutenzione. In particolare prevede una multa da 500 a 600 euro per la mancata compilazione del libretto, che deve essere effettuata sia durante i controlli periodici, sia in occasione degli interventi straordinari. Anche il manutentore che non ha provveduto alla debita compilazione può vedersi sanzionato, con una multa da 1.000 a 6.000 euro.