Insetti, tofu e meno carne nella dieta per salvare l'ambiente
La salvaguardia dell'ambiente potrebbe passare anche da un'alimentazione che preveda insetti e surrogati della carne. È questa la tesi contenuta in una ricerca dell'Università di Edimburgo secondo la quale la rapida crescita del consumo di carne nel mondo contribuisce per il 12% al totale delle emissioni di gas a effetto serra, una percentuale mai raggiunta prima.
L'inquinamento legato al bestiame
A provocare questi dati allarmanti, secondo i ricercatori scozzesi, ci sarebbero una serie di fattori legati indirettamente proprio al crescente consumo globale di carne, come il cambiamento d'uso dei terreni che porterebbe a favorire i pascoli rispetto alle colture. Una scelta che contribuisce ad aumentare il numero di fonti di gas a effetto serra come il metano, derivante dai processi digestivi del bestiame, e l'azoto rilasciato dai fertilizzanti per la produzione dei foraggi.
Nuove scelte alimentari
Una possibile soluzione al problema, secondo il capo della ricerca Peter Alexander, starebbe in un minor ricorso alla carne e, conseguentemente, agli allevamenti. Una dieta senza proteine, dunque? Non proprio: l'alternativa valida è quella di introdurre nell'alimentazione insetti e sostituti delle proteine animali, come il tofu e le proteine vegetali lavorate per confezionare prodotti specifici. “Non suggeriamo cosa mangiare - ha precisato Alexander - il nostro lavoro indica semplicemente i benefici potenziali che avrebbe il ricorso a questi cibi”. Una conclusione in linea con quella di un recente studio di Oxford secondo il quale limitare il consumo di carne contribuirebbe sia a tagliare le emissioni nocive sia a salvare mezzo milione di vite all'anno, dal momento che proprio il suo eccessivo uso sarebbe legato a disturbi come malattie cardiache, obesità e tumori.