Luglio è stato un mese record per numero di eventi meteoclimatici estremi
Il mese di luglio di quest'anno è stato caratterizzato da un caldo record e da condizioni ambientali decisamente sfavorevoli un po’ in tutta la nostra penisola. Tra grandinate, temporali intensissimi, ondate di calore e tempeste di vento, è stato stimato un aumento degli eventi atmosferici estremi dell’82% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I dati di una crisi meteoclimatica annunciata
Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e le violente manifestazioni meteorologiche costituiscono solo uno dei tanti effetti tangibili di questa crisi. Nel mese di luglio, per esempio, il grande caldo è stato accompagnato da una media di 42 eventi estremi al giorno solo nel territorio italiano.
Ciascuno di questi ha causato danni agli equilibri degli ecosistemi viventi e ha provocato perdite di prodotti agricoli, oltre a mettere in pericolo la salute e la sicurezza delle persone. Nel nostro paese la situazione è ulteriormente complicata dagli sfasamenti stagionali, dalla tropicalizzazione del clima e dai rapidi passaggi dal caldo torrido al maltempo intenso.
Un numero più di tutti gli altri racconta i danni causati dalle condizioni atmosferiche anomale: nel solo mese di luglio si sono registrati 216 incendi, responsabili della distruzione della vegetazione su 53mila ettari. Non a caso i cambiamenti climatici stanno causando enormi danni nelle campagne e sull’agricoltura: il mix tra caldo torrido e maltempo mette a dura prova la resistenza delle colture e, molto spesso, causa danni consistenti al raccolto.
Le produzioni particolarmente in crisi sono quelle del grano, delle ciliegie e - indirettamente - del miele, ma un po' tutti i settori agricoli registrano perdite sempre più ingenti, come ha segnalato anche Coldiretti nel fare il bilancio dei danni di origine meteoclimatica che hanno interessato l'Italia nelle ultime settimane.