Luce e gas, limiti per i privati: usare poco gli elettrodomestici e occhio ai termosifoni
Restrizioni e controlli sull'utilizzo di elettrodomestici e riscaldamenti, ecco le nuove misure in arrivo per far fronte il caro energia.
Tutte le restrizioni contro il caro energia: cosa non possiamo fare?
Siamo in piena crisi energetica, una crisi che quasi certamente peggiorerà nei prossimi mesi con l'arrivo delle stagioni più fredde e che quindi richiedono un uso maggiore dei riscaldamenti. Europa e Italia hanno dunque pensato a una serie di misure restrittive per contenere la spesa legata all'energia riducendo sensibilmente i consumi. Tra le proposte che fanno maggiormente discutere i cittadini ci sono la riduzione di potenza nelle fasce orarie di maggiore utilizzo e i controlli sull'uso dei termosifoni. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consiste la stretta sui consumi di gas e luce che la Commissione europea presenterà in settimana.
Oltre al tetto al prezzo del gas, verrà messa in atto una manovra per limitare i consumi sotto ogni punto di vista. Non solo consigli utili per risparmiare, ma vere e proprie restrizioni, una riduzione forzata ma evidentemente necessaria per far fronte a una spesa collettiva che per alcuni è già insostenibile. Oltre alla riduzione di date e orari per l'accensione dei riscaldamenti, verrà ridotta anche la potenza nelle abitazioni in determinate fasce orarie che coincidono con l'utilizzo medio maggiore. Questa decisione ha fatto storcere il naso a molti cittadini, poiché non consentirebbe l'utilizzo in contemporanea di più di un elettrodomestico, rendendo molto più difficile svolgere, ad esempio, le faccende di casa durante la giornata. Si parla infatti di una riduzione che va dalle 8 alle 19, ma non si esclude che la decisione sugli orari venga lasciata ai singoli paesi membri, purché si giunga al limitare del 5% i consumi elettrici.
Non è tutto, perché dopo le raccomandazioni di abbassare di un grado i riscaldamenti e la riduzione di 15 giorni della durata di accensione dei riscaldamenti come annunciato dal Ministero della transizione ecologica giorni fa, il piano nazionale per la riduzione dei consumi prevede che vengano messi in atto anche dei controlli sulle temperature e sugli orari di accensione degli impianti di riscaldamento. Questi verranno effettuati attraverso il rilevamento giornaliero dei dati di consumo delle reti di distribuzioni cittadine di gas. I controlli, ad ogni modo, saranno a campione e non porteranno a multe.