"L'erba del vicino non è sempre più verde": come difendersi se il vicino non taglia l'erba?
Un bel prato all'inglese o manti erbosi ben tenuti - magari circondati da splendide aiuole - possono essere il vanto di chi ha la fortuna di possedere spazi esterni, e rendere più piacevoli le serate all'aperto, ma anche motivo di discussione se il vicino non dedica al prato la stessa cura. Cosa fare se lo spazio verde confinante è coperto di erbacce, pericolose e puzzolenti?
Il vicino non taglia l'erba, che fare?
Il giardino del vicino fa venire i brividi solo a guardarlo e l'erba trascurata non solo è antiestetica ma anche fonte di cattivi odori e richiamo per animaletti indesiderati. Può accadere che - con l'arrivo della bella stagione - l'erba cresca più in fretta e un vicino non proprio attento alla cura del prato si ritrovi con uno spazio esterno infestato da erbacce.
L'erba alta può essere un "richiamo" per qualche animaletto indesiderato, appunto. Se poi il vicino convive con qualche animale domestico potrebbe addirittura pensare che i bisognini del cane o del gatto siano ottimi concimi naturali per il prato, ignorando il cattivo odore che questi sprigionano. E con un vicino così sicuramente ci troveremmo nella necessità di agire per non dover dire addio alle piacevoli serate estive trascorse in giardino, o alle allegre grigliate con gli amici sotto il barbecue.
La prima cosa da fare è tentare la via del dialogo, ed esporre al vicino poco attento i fastidi che la sua incuria inevitabilmente ci procura. Un confronto faccia a faccia dal tono amichevole riesce quasi sempre a risolvere il problema. Ma se il vicino oltre a non prendersi cura del prato fa anche orecchi da mercante non rimane che ricorrere alle vie legali.
Davanti alle promesse non mantenute - o peggio ancora a eventuali intimidazioni - la sola cosa da fare è munirsi di carta e penna e descrivere il disturbo arrecato dall'erba non tagliata. La lettera formale - una volta datata e firmata - andrà recapitata al vicino per lettera raccomandata. Per sicurezza è consigliabile farne una copia da tenere come prova.
Meglio non cedere mai alla tentazione di consegnargliela a mano, perché quel documento che riporta - nero su bianco - i nostri malumori assume il valore di lettera formale solo se accompagnata dal timbro postale che provi l'effettivo invio. Se il vicino è in affitto è consigliabile coinvolgere nella comunicazione anche il proprietario, poiché molto spesso nei contratti di locazione vi sono clausole che obbligano l’affittuario a mantenere il decoro in giardino e, quindi a tagliare l’erba troppo alta.
Se ne abbiamo la possibilità è consigliabile scattare anche qualche foto del giardino invaso di erbe infestanti, facendo però attenzione a rimanere entro i confini della proprietà senza varcare il confine del vicino per non rischiare una denuncia.
Difendersi dal vicino che non taglia l'erba, il piano B
Se neppure la lettera formale ha sortito alcun effetto è il momento di ricorrere al piano B, ovvero rivolgersi all'Ufficio Igiene del Comune di residenza o all'Asl. Nel reclamo è importante inserire tutto ciò che è già stato fatto per cercare di risolvere il problema "amichevolmente": dal dialogo alla lettera formale, senza dimenticare di aggiungere anche le foto scattate.
L'Ente preposto al controllo predisporrà a quel punto un sopralluogo - che potrà essere fatto da un vigile urbano o da persona incaricata - durante il quale anche il vicino sarà informato che è stato presentato un formale reclamo contro di lui.
In base ai diversi regolamenti comunali, se il vicino si rifiuta di tagliare l’erba e di mantenere pulito e in ordine il giardino, potrebbe avere qualche problema legale o essere costretto a pagare una multa. Alcuni Comuni hanno deliberato delle ordinanze ad hoc che prevedono - ad esempio - che l’erba non superi i 30 cm di altezza o che le siepi non invadano i marciapiedi. In caso di mancato rispetto di queste regole si può incorrere in una sanzione.
Erba del vicino troppo alta, cosa evitare
Il prato invaso da erbacce alte ed escrementi che causano anche cattivo odore potrebbe far nascere il desiderio di "armarsi" di un buon tagliaerba e - dopo aver varcato la recinzione - "darci un taglio".
Questa soluzione è assolutamente da evitare, in primo luogo perché il vicino potrebbe anche agire per vie legali, denunciando chi ha agito solo mosso dal desiderio di avere un confine pulito per violazione di proprietà. Ma questa non è la sola ragione per cui andrebbe evitato. Supponendo che il vicino ci dia il permesso di entrare c'è sempre il rischio che possa farci l'abitudine e - sapendo che l'erba alta ci da fastidio - aspettare ogni volta che decidiamo di intervenire e tagliarla.