Le lucciole accendono il cielo tra giugno e luglio: ma perché si illuminano?
Un appuntamento imperdibile per moltissimi è quello che vede migliaia di puntini illuminare i campi, nei mesi tra giugno e luglio. Le lucciole - con le loro luci intermittenti - hanno da sempre affascinato grandi e piccini. Ma quale fenomeno le rende luminose? Scopriamolo insieme.
Lucciole, lo spettacolo naturale e suggestivo dell'estate
Le lucciole che allietano le nostre serate estive, creando scenari suggestivi nei campi di grano e nei boschi avvolti nel buio, stanno per tornare. Il loro nome scientifico è Lampiridi (Lampyridae), appartengono alla famiglia dei coleotteri malacodermi e in tutto il mondo ci sono circa 2.000 specie. Ma al di là di queste caratteristiche hanno il potere di "fare luce".
Tutti ci siamo sorpresi - almeno una volta - ad ammirare questi piccoli coleotteri mentre volteggiano nel cielo emettendo una lucina dal colore verde-giallastro, ma forse non tutti sanno che si tratta di insetti che presentano grandi differenze tra maschi e femmine. Mentre i primi sono di colore bruno-grigiastro e dotati di ali forti e spesse, le seconde hanno una colorazione bruno-rosata e ali piccole e deboli che non permettono loro di volare. Le femmine di lucciola rimangono per tutta la vita a uno stato larvale. Quelli che vediamo volare nel cielo estivo notturno sono quindi i maschi della specie, ma anche le femmine sono dotate di organi luminescenti.
Perché le lucciole si illuminano?
Nel momento in cui la lucciola diventa insetto avviene il fenomeno della bioluminescenza. Fare luce serve infatti alle femmine nel rituale di accoppiamento.
Il processo naturale avviene attraverso l'ossidazione di un enzima - la luciferasi - e la combinazione con il composto chimico della luciferina. L'unione di questi due elementi scatena una reazione chimica nella quale vengono liberati gli elettroni, che a loro volta liberano energia sotto forma di luce fredda, con cui le femmine possono illuminare gli organi riproduttivi anche per due ore. I maschi, invece, fanno luce solo per pochi secondi, e questo spiega perché gli esemplari maschi che vediamo volare nella notte emetta una luce che si accende e spegne di continuo.
La luce emessa da questi insetti serve quindi per la riproduzione: maschi e femmine si attirano nel buio per accoppiarsi. Il periodo di accoppiamento avviene nei mesi di giugno e luglio, di solito tra le 22 e mezzanotte.
Lucciole, una magia che sta scomparendo
Le lucciole - con le loro luci intermittenti - sono uno degli spettacoli naturali più belli del periodo estivo. Purtroppo però rischiano di scomparire.
Se nell'immaginario collettivo questi piccoli insetti luminescenti sono associati a ricordi d'infanzia e a calde sere passate a rincorrere quei piccoli lumini nel cielo, oggi imbattersi in piccoli sciami di lucciole è piuttosto difficile, e molti studiosi stanno da tempo denunciando il fatto che questi piccoli insetti - che sono parte dell'entomofauna rurale del nostro Paese - sono ormai a rischio estinzione, come le api e molte altre specie. In Italia sono sempre più rare a causa della scomparsa degli habitat naturali, dell'inquinamento luminoso e dei pesticidi utilizzati in agricoltura.
Fortunatamente esistono ancora molte zone in cui se ne trovano in gran numero, soprattutto al Sud - in regioni come la Basilicata, la Calabria, la Sicilia - e più in generale lontano dai centri abitati, nelle zone con meno luci artificiali e dove si predilige l'agricoltura biologica.
"Lucciola lucciola vien da me", miti e leggende su questo magico insetto
Il mondo delle lucciole è sempre stato associato a miti e leggende, che in passato cercavano di dare una spiegazione a quel fenomeno - all'epoca inspiegabile - della bioluminescenza. Il piccolo insetto "magico" che appariva solo dopo il tramonto, restando praticamente invisibile alla luce del sole, è collegato al mondo esoterico, all'elemento del fuoco e a significati positivi come l'intuito, la creatività, la perseveranza e la consapevolezza.
Molte sono le leggende che ruotano intorno a questo piccolo insetto luminoso, e tra le tante abbiamo scelto quella della lucciola e del grano.
Si narra che un tempo le lucciole fossero piccoli insetti scuri che vagavano per i campi di grano. Un giorno una di loro sentì un contadino esclamare "C’è un tesoro qui!". La piccola lucciola corse a riferirlo alle compagne, che l’ascoltarono meravigliate senza sapere cosa fare. La regina propose: "Se c’è un tesoro, andiamo a prenderlo di notte per non farci vedere dal contadino. Ognuna prenderà con sé un lumino piccolo piccolo". Le lucciole così uscirono, ciascuna con la sua lucina, ma non trovarono il tesoro. Da allora, ogni notte d’estate lo cercano, senza sapere che il contadino si riferiva al grano.
Si tratta di una bellissima leggenda che attribuisce le luci di questi piccoli insetti a un malinteso. I coleotteri infatti - avendo sentito il contadino parlare di un tesoro - si aspettavano di trovare diamanti e gioielli, e non pensavano che potesse riferirsi a quell'oro giallo che colora i campi di grano. Se volessimo cercare un'altra similitudine potremmo dire che i coleotteri han finito per "prendere lucciole per lanterne".