Lavare i piatti a mano o con la lavastoviglie: che cosa conviene?
Lavare i piatti a mano, invece di affidarsi alla lavastoviglie, non è una scelta vantaggiosa né in termini di pulizia né per quello che riguarda i consumi. Bagnare, strofinare e sciacquare tutte le stoviglie richiede infatti una quantità notevole di acqua calda, necessaria per garantire il giusto livello di igiene a piatti, bicchieri, posate e padelle.
Meglio affidarsi a lavastoviglie moderne
Quella di ripulire le stoviglie è una delle incombenze domestiche meno piacevoli in assoluto, in quanto richiede tanto tempo e non fornisce generalmente grandi soddisfazioni o gratificazioni. Per questo motivo, sempre più famiglie fanno ricorso alla lavastoviglie, che garantisce un risultato equivalente con un impegno decisamente minore.
Per fronteggiare la crisi energetica, però, in alcuni casi si preferisce tornare al vecchio lavaggio a mano, anzitutto per ridurre i consumi e quindi risparmiare in bolletta. In realtà si tratta però di un grave errore di valutazione: una lavastoviglie di ultima generazione per 13-14 coperti consuma tra i 6 e i 7 litri di acqua, contro i 20-40 litri mediamente necessari per il lavaggio a mano.
Di certo la qualità dell’elettrodomestico può fare la differenza, in quando i modelli di ultima generazione sono stati progettati appositamente per avere un’elevata efficienza, sia in termini di risparmio energetico sia per i consumi di acqua. Quelli meno recenti, invece, hanno prestazioni ovviamente inferiori.
Un consiglio valido, oltre a quello di scegliere un elettrodomestico coerente con il numero dei componenti della famiglia, è quello di selezionare i programmi più indicati per ciò che si intende lavare: non sono quasi mai davvero necessari lavaggi troppo lunghi, tanto che spessissimo quelli economici sono più che sufficienti per ottenere un buon risultato finale.