La ricetta per essere felici in uno studio di Harvard durato 75 anni
Essere felici è il sogno di tutti, ma come si fa a esserlo? L'università di Harvard ha così cominciato a studiare tutti gli elementi che compongono la felicità e finalmente, dopo 75 anni, ecco il risultato: la ricetta per essere felici.
Cosa fare per essere felici? Lo rivela uno studio
Quando avevo 5 anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi "felice". Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.
Questo aneddoto raccontato da John Lennon è tanto potente quanto esemplare: ognuno, nella sua vita, al di là di cosa farà, sogna di essere felice. Si tratta però di un sogno tanto ambito quanto difficile da realizzare pienamente e spesso bisogna accontentarsi di piccoli sprazzi di gioia che consideriamo felicità. Ma cosa bisogna fare per essere felici? Gli uomini cercano una risposta da sempre. Ci hanno provato con la filosofia, con la religione, con il consumismo, ora un tentativo lo fa anche la scienza. Un tentativo, a dir la verità, cominciato addirittura 75 anni fa nell'università di Harvard e ora, finalmente, i suoi ricercatori sono certi di essere giunti alla risposta definitiva.
Innanzitutto, secondo l'équipe di esperti del campus americano, una buona dose di felicità è merito della genetica: in pratica dobbiamo essere predisposti noi per primi ai sentimenti positivi. Il dna incide molto sul risultato finale, ma non è l'unico elemento imprescindibile; il 40% della quantità di felicità è infatti merito delle scelte che compiamo ogni giorno. Quest'ultima affermazione non ci dà nulla di nuovo e certamente non occorrono 75 anni di studi per giungere a una conclusione così ovvia. La questione, chiaramente, è molto più complessa.
Harvard ha infatti individuato un elemento in particolare come fondante della felicità e non si tratta né del denaro né del benessere economico e per avere queste risposte ha intrapreso nel 1938 un lunghissimo studio che ha coinvolto 724 persone, tra cui anche l'ex presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy. Gli individui sono stati presi dalle diverse classi sociali, considerando le più svariate condizioni economiche e familiari, e sono stati seguiti dall'età dell'adolescenza raccogliendo su di essi ogni tipo di informazione.
In 75 anni i vari studiosi che si sono susseguiti in questo enorme lavoro, hanno notato che ci sono degli elementi estremamente determinanti nel raggiungimento della felicità. Il principale riguarda i rapporti e i legami con gli altri: le relazioni con altre persone creano infatti stimoli mentali ed emotivi che rappresentano un fattore automatico di miglioramento dell'umore. Per contrasto, invece, isolarsi genera un sensibile calo del nostro benessere.
In conclusione, dunque, lo studio afferma scientificamente che per essere felici dobbiamo curare e coltivare delle relazioni sane rifiutando quelle tossiche e le persone che non ci aiutano nel nostro obiettivo. Bisogna circondarsi delle persone giuste dando valore alla loro presenza e alle interazioni che abbiamo con esse. Al tempo stesso bisogna imparare a dare il giusto peso alle persone, ma anche alle cose. Dare molta importanza alle cose molto importanti e darne poca a quelle di poco conto: questa è l'equazione ovvia ma spesso difficile da applicare. Focalizzarci sulle cose che contano ci aiuta a non farci schiacciare dal peso delle preoccupazioni, delle paure e dei fallimenti, donandoci uno stato di benessere che non è altro che la strada per la felicità.