La prossima settimana sarà ancora rovente? Scoprilo nella tendenza meteo
All’inizio della prossima settimana la coda della perturbazione n.2 di giugno, transitata domenica sulle regioni settentrionali, si allontanerà molto velocemente verso i Balcani, con gli ultimi locali episodi di instabilità, nella giornata di lunedì 6 giugno, nel settore alpino. Sull’insieme del Paese il tempo risulterà in prevalenza soleggiato.
Nel frattempo le correnti nord-occidentali al suo seguito si propagheranno lungo la Penisola, favorendo una prima leggera attenuazione del gran caldo sulle regioni centro-meridionali dove il termometro si manterrà comunque ben al di sopra dei 30 gradi. Resteranno ancora bollenti l’estremo Sud e le Isole maggiori, in particolare i settori ionici di Calabria e Sicilia dove si potranno di nuovo sfiorare i 40 gradi.
Per un’interruzione definitiva dell’ondata di calore bisognerà probabilmente attendere le giornate successive: tra martedì 7 e giovedì 9 infatti si profila il passaggio di un’altra e più attiva perturbazione atlantica (la n.3 del mese). Resta ancora molta incertezza circa l’esatta evoluzione di questo secondo impulso, soprattutto in termini di traiettoria e dunque di aree geografiche coinvolte. Ad oggi, si confermano interessate più direttamente da una diffusa e marcata fase instabile le regioni settentrionali, con rovesci e temporali localmente anche intensi, più probabili nella giornata di martedì. Il Centro-Sud potrebbe vedere qualche chanche in più di precipitazioni (specie le aree interne e appenniniche) tra mercoledì e giovedì, quando la perturbazione dovrebbe muoversi maggiormente verso il Mediterraneo sud-orientale.
Assieme all’area instabile, scivolerà verso sud-est anche l’aria più temperata atlantica al seguito, favorevole ad un calo delle temperature, a partire sempre dalle regioni del Nord. Nella parte centrale della settimana, quando le correnti meno calde avranno raggiunto anche le estreme regioni meridionali, dovremmo osservare ovunque un caldo più sopportabile e senza eccessi, seppur in un contesto di valori ancora superiori alla norma, complessivamente intorno ai 30 gradi.