Irlanda: al bando i combustibili fossili
Si profila una svolta epocale: in Irlanda i combustibili fossili potrebbero venire presto messi al bando. Il Parlamento di Dublino ha votato il Fossil Fuel Divestment Bill 2016, proposto dal ministro Thomas Pringle, e il provvedimento è ora al vaglio degli organismi di controllo sulle finanze statali. Questa legge propone di ridurre drasticamente tutti gli investimenti dell’ Ireland Strategic Investment Fund, il fondo sovrano irlandese, relativi ai settori di carbone, petrolio e gas. Se il provvedimento dovesse ricevere il via libera dalla commissione finanziaria che lo sta esaminando potrebbe entrare in vigore già nei prossimi mesi.
Il Paese si trova in buona compagnia nella lotta al cambiamento climatico: in Scozia l’obiettivo è di ridurre le emissioni di gas serra del 66% in 15 anni e la strategia ambientale del Governo ha già mostrato i suoi frutti: il precedente target, un taglio del 42% delle emissioni entro il 2020, è stato raggiunto con sei anni di anticipo. Anche la Norvegia sta compiendo grandi passi avanti per la riduzione dei combustibili fossili. Il Paese ha deciso già nel 2015 di abbandonare tutti gli investimenti nel carbone del suo fondo sovrano, il più grande del mondo, che vale complessivamente 900 miliardi di dollari.Questi sforzi vanno nella direzione indicata dalla Cop21, con l'accordo globale sul clima raggiunto lo scorso anno a Parigi e ratificato anche dall'Italia lo scorso ottobre, relativo alla totale eliminazione dei combustibili fossili come fonte di energia entro il 2100, per limitare a 2°C l’incremento di temperatura sulla Terra nel corso dei prossimi anni.