Viaggi e jet lag: i sintomi, i rimedi e cosa fare durante il volo. VIDEO
È capitato a tutti coloro che si sono imbarcati in aereo per un lungo viaggio, verso le Americhe o l’Asia oppure l'Oceania: salire a bordo, restare diverse ore in aereo e poi una volta atterrati sentirsi scombussolati, faticare a dormire, e tanti altri piccoli sintomi che fanno subito venire in mente due parole. Il "jet lag", più precisamente una sindrome da fuso orario, è l’alterazione dei ritmi circadiani dovuta al cambiamento del fuso orario. I sintomi sono vari, ma il più comune è la difficoltà a dormire. Un problema che diventa ancora più comune in estate, quando un numero maggiore di persone si mette in viaggio. Ecco quali sono i sintomi da aspettarsi e cosa fare per poterli combattere.
I sintomi del jet lag
Il sintomo più comune del jet lag è l’insonnia. Come ricorda l’Humanitas, è comune soffrire di una discronia del ritmo sonno-veglia quando si attraversano molti fusi orari in poco tempo. A questo poi si possono aggiungere altri problemi: sonnolenza diurna, mancanza d’appetito, difficoltà a concentrarsi e un generale leggero malessere. L’intensità dei sintomi può variare molto da persona a persona - c’è chi quasi non lo avverte e chi invece ne soffre molto - ma di solito non dura molti giorni e non causa seri problemi. Se però capita di viaggiare spesso lontano, esiste il rischio che la condizione possa in qualche modo cronicizzarsi. Che sia per lavoro o per vacanza, comunque, ci sono alcuni modi per alleviare i sintomi del jet lag.
Sintomi jet lag: i rimedi
Prima di tutto, se si ha in programma un viaggio verso una destinazione con un fuso orario molto diverso da quello di partenza è bene riposare nei giorni precedenti. Questo aiuterà a essere meno stanchi e diminuire il rischio di affaticamento eccessivo in caso di privazione del sonno a causa del jet lag. Inoltre, sempre prima della partenza, può essere utile iniziare ad adeguarsi all’orario che si troverà a destinazione: se si viaggia verso Est si può cercare di anticipare l’ora in cui si va a dormire, se invece si va a Ovest cercare di posticiparla. Sempre, ovviamente, con cautela e senza eccedere. Una volta arrivati a destinazione è invece bene tentare di adattarsi subito agli orari del nuovo Paese, cercando di evitare sonnellini diurni e regolarizzando l’ora in cui ci si corica. Inoltre, è bene evitare di assumere cibi pesanti o stimolanti come il caffè la sera.
Sintomi jet lag: cosa fare in volo
Inoltre, alcune compagnie stanno iniziando ad adoperarsi per contrastare i disagi dovuti al jet lag già durante il volo. È il caso - come riporta l’Agi - della compagnia australiana Qantas, che sta studiando modifiche all’illuminazione della cabina, così come all'orario e alla scelta dei pasti. La luce a bordo, infatti, può essere usata per aiutare le persone ad adattarsi alle condizioni che si troveranno all’arrivo. E il cibo può giocare un ruolo importante nell’aiutare i passeggeri a restare svegli oppure ad addormentarsi. Idee che finora sono in fase sperimentale, i cui risultati però “sarebbero piuttosto interessanti”.