L'inquinamento danneggia le vie respiratorie dei bambini
L’aumento dello smog, gli eventi meteo-climatici estremi e le condizioni ambientali sempre più complesse mettono a rischio la salute dei bambini. Oltre all’incremento dell’allergenicità del polline, sono sempre più numerosi i giovani e giovanissimi che soffrono di asma, di disturbi respiratori e di problemi metabolici.
La salute dei più piccoli è in pericolo
L’inquinamento ambientale non è solo una minaccia per l’ambiente e per gli ecosistemi viventi, ma condiziona in negativo anche la salute delle persone. I danni possono compromettere il benessere dell’organismo, peggiorare la qualità del vivere quotidiano e ridurre l’aspettativa di vita. Oltre al sistema cardiocircolatorio e al sistema nervoso, tra gli organi più colpiti ci sono i polmoni e le prime vie respiratorie.
Non a caso, negli ultimi anni l'effetto dell'aumentata concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è la maggiore diffusione delle allergie, soprattutto nelle aree urbane e nelle zone con la qualità dell’aria peggiore. A farne le spese sono più di tutti i giovani e i bambini: i cambiamenti climatici complicano i sintomi respiratori più frequenti e possono condizionare l’efficienza delle vie respiratorie fin dalla tenera età.
Vari studi scientifici hanno dimostrato che anche l’ozono gioca un ruolo cruciale nell’irritazione delle vie aree, rendendo i giovani più vulnerabili e fragili.
Da non sottovalutare anche le ondate di caldo estremo, che indeboliscono il sistema immunitario e condizionano il regolare sviluppo dell’organismo.
Insomma, se da un lato è necessario intervenire per ridurre gli effetti del cambiamento climatico, dall'altro sta diventando sempre più importante proteggere le vie respiratorie dei bambini, prevenendo l'insorgenza di patologie croniche.