Il ciclone Freddy colpisce il Madagascar: la sua furia si scaglia sull'isola con venti a 200km/h. Foto e video
Tra lunedì 20 e martedì 21 febbraio il ciclone Freddy, uno dei più potenti mai visti nell'Oceano Indiano, è giunto sull'isola di Madagascar. Al momento il bilancio delle vittime è di almeno quattro persone morte. La sua potenza ha sradicato i tetti dalle case. Per fortuna prima di raggiungere l'isola il ciclone aveva perso parte della sua forza. Nonostante ciò i danni registrati sono comunque numerosi.
Madagascar, la furia del ciclone Freddy
A far arrivare Freddy a 500km dalla capitale Antananarivo sono stati i forti venti. Per fortuna quando il ciclone si è avvicinato alla città di Mananjary aveva perso gran parte della sua forza. Il servizio meteorologico dell’isola ha registrato venti di 130 km-h e raffiche di 200 km-h.
I danni causati dal ciclone
Chi vive in Madagascar è abituato da sempre al maltempo. Per precauzione le scuole sono rimaste chiuse e i trasporti pubblici sono stati interrotti. Gli abitanti dell'isola prima dell'arrivo del ciclone, per non farsi cogliere impreparati, avevano appesantito i tetti delle loro case coprendoli con dei sacchi pieni di sabbia.
Se il ciclone non avesse perso parte della sua forza lungo il tragitto e se gli abitanti dell'isola non avessero adottato determinate misure di sicurezza per proteggere le loro vite e le loro abitazioni, i danni sarebbero stati ancora più gravi. Al momento si contano 4.500 tra abitazioni allagate o che hanno subito danni di altro genere. La stima dei danni però risulta essere ancora provvisoria. Il ciclone ha colpito più di 16mila persone che risiedono sull'isola.