Halloween, come nasce l'idea di intagliare zucche e l'usanza "dolcetto o scherzetto"?
È imminente l'arrivo di Halloween, che ogni anno torna con i suoi costumi paurosi, le sue zucche intagliate e il suo "dolcetto o scherzetto". Ma sapete da dove derivano tutte queste tradizioni? Ve lo raccontiamo noi.
Halloween, da dove nasce e perché?
Ci risiamo, i negozi tornano a essere addobbati con mostriciattoli vari, ragnatele e zucche, mentre i bambini preparano il loro vestito pauroso per fare "dolcetto o scherzetto" nelle case del vicinato: è Halloween, signori. La tradizione statunitense ha coinvolto anche noi da qualche anno.
Molti in Italia Halloween proprio non lo capiscono perché lo considerano una festa esterofila che nulla ha a che vedere con i nostri usi e costumi, un rito pagano che non ci appartiene. Eppure sono tante le celebrazioni straniere che abbiamo abbracciato rendendole nostre, basti pensare all'albero di Natale che non manca in nessuna casa italiana. Allora perché Halloween è così bistrattato? Forse per la tematica macabra poco educativa? Anche, ma soprattutto perché - in realtà - Halloween non lo conosciamo e non ne comprendiamo il senso, non capiamo i suoi simboli e le sue usanze. Ecco perché vi facciamo fare un bel ripasso, così potrete continuare a snobbarlo sì, ma con maggiore consapevolezza.
Il nome stesso ha a che fare con una festività cristiana che abbiamo anche noi, eccome: il giorno di Ognissanti. "Halloween" deriverebbe infatti da "All Hallows eve", ovvero la vigilia di tutti i Santi, festeggiata appunto il 31 ottobre. Ma questa rivisitazione di epoca cattolica ha radici più profonde, in quanto nell'Irlanda celtica era consuetudine festeggiare la fine dell'estate ringraziando gli spiriti per il raccolto appena terminato. I colori principali erano infatti l'arancione dell'estate e della mietitura e il nero del buio dell'inverno.
Per i Celti questa festività veniva chiamata Samhain e corrispondeva all'inizio dell'anno nuovo, una sorta di Capodanno. Per gli antichi Celti infatti il Samhain non era solo l'inizio dell'inverno, ma anche il giorno in cui la barriera tra il regno dei vivi e quello dei morti si annullava. Si credeva infatti che in questa occasione i morti potessero tornare in vita per possedere i vivi. Sulla base di ciò, i vivi erano terrorizzati dai morti e si mascheravano per rendersi irriconoscibili, si rovinavano l'aspetto per essere poco appetibili per i morti e rendevano le loro case buie e inospitali spegnendo camini e candele. Buio, travestimenti spettrali: notate qualche familiarità con Halloween?
Perché ad Halloween si intagliano zucche?
Ma la tradizione si è evoluta, arricchendosi di altre leggende e usanze ben radicate nel tempo che si sono intrecciate all'atmosfera spettrale che Halloween custodisce da sempre. Una di queste è quella di Jack O' Lantern, un fabbro avaro e ubriacone che secondo la tradizione irlandese un giorno incontrò il diavolo al bar. I vizi di Jack lo avevano condannato all'inferno e il diavolo si era presentato da lui per prendersi la sua anima, ma prima gli concesse un ultimo desiderio; Jack così, astuto, chiese al diavolo di trasformarsi in una moneta per un'ultima bevuta in cambio della sua anima. Il fabbro però poi mise il diavolo, trasformato in moneta, nella sua sacca accanto a una croce d'argento che impediva al satanasso di ritornare nella sua forma originale. Così fu il diavolo a dover chiedere un favore a lui: farlo ritrasformare e in cambio lui avrebbe lasciato in pace la sua anima per i successivi 10 anni. Jack accettò e ottenne la sua libertà temporanea.
Scaduto il tempo, il diavolo tornò da Jack, ma quest'ultimo chiese di nuovo un ultimo desiderio: una mela. Il diavolo allora salì su un melo, ma mentre era su Jack incise una croce sul tronco così da non permettergli di scendere. Stavolta per farlo scendere, Jack chiese in cambio la sua salvezza: il diavolo accettò e lo lasciò in pace per sempre. Quando però Jack morì, i suoi peccati non gli consentirono di accedere al paradiso; al tempo stesso non poteva neanche andare all'inferno, poiché il patto col diavolo doveva essere rispettato. Jack fu così condannato a vagare senza meta come un'anima tormentata, senza un posto in cui poter stare.
Per illuminare la sua via, il diavolo gli lanciò un tizzone ardente e Jack lo accettò volentieri. Per farlo ardere più a lungo, lo mise all'interno di una rapa intagliata che aveva con sé, a mo' di lanterna, guadagnandosi il soprannome di Jack O' Lantern. E la zucca cosa c'entra? Molti irlandesi, fuggiti dall'Europa nel XIX secolo per una carestia, arrivarono in America. Qui cercarono di proseguire la tradizione, ma non trovarono rape abbastanza grandi per essere scavate e usate come lanterne, così si accontentarono delle zucche. Il giorno di Halloween corrisponde al giorno in cui Jack O' Lantern si mette alla ricerca di una dimora, per questo la popolazione mette delle lanterne davanti alla loro casa per indicare a Jack che quella è già occupata.
Perché a Halloween si fa "dolcetto o scherzetto"?
Un altro simbolo di Halloween è il famosissimo "dolcetto o scherzetto", il "trick-or-treat" che i bambini chiedono per ottenere dolciumi rinunciando a fare dispetti. La tradizione viene, ancora una volta, da un'usanza cattolica: la soul cake. Quella che in italiano chiameremmo "torta dell'anima" veniva preparata nel giorno di Ognissanti e serviva a mandare in paradiso le anime del purgatorio. I bambini giravano chiedendo una fetta di dolce e, per ogni pezzo ricevuto, dovevano dire una preghiera per un caro defunto per aiutarlo a raggiungere la salvezza eterna.
Il "dolcetto o scherzetto" non è altro che l'evoluzione di questa usanza, ovviamente con un risvolto più dispettoso tipico dei bambini. Ovviamente i tempi hanno modificato profondamente una festività che nulla aveva di malvagio, rendendola la tanto bistrattata ricorrenza che continuiamo ad associare agli Stati Uniti, ma che in realtà è partita proprio dalla nostra Europa. Loro l'hanno solo adottata, modificata e (s)consacrata.