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Groenlandia: tra i ghiacci ci sono virus giganti, la scoperta

I ricercatori dell’Università di Aarhus in Danimarca hanno trovato per la prima volta virus giganti nella calotta glaciale della Groenlandia
Ambiente8 Giugno 2024 - ore 16:50 - Redatto da Meteo.it
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Virus di circa 2,5 micrometri sono ritrovati nei ghiacci della Groenlandia da parte di gruppo di ricercatori dell’Università di Aarhus in Danimarca. La scoperta è stata poi pubblicata sulla rivista Microbiome da un team internazionale capitanato dalla dalla ricercatrice italiana Laura Perini alla Aarhus University in Danimarca.  

Groenlandia, virus nella calotta glaciale: cosa succede?

La scoperta del team di ricercatori dell’Università di Aarhus in Danimarca capitanato dalla ricercatrice italiana Laura Perini ha portato alla luce la presenza di virus giganti nella calotta glaciale della Groenlandia. Si tratta di un organismo a grappolo di DNA nucleocitoplasmatico (NCLDV) che potrebbe essere legato anche agli studi in corso sullo scioglimento del ghiaccio artico. Secondo le prime scoperte, questi virus rintracciati nei ghiacci della Groenlandia sono diffusi in tutto il mondo e infettano le alghe nell’ambiente marino e d’acqua dolce. Al momento però i ricercatori ci vanno con i piedi di piombo visto che informazioni sono "molto limitate sulla diversità e sulla funzione ecosistemica dei NCLDV negli habitat terrestri ghiacciati".

I virus giganti trovati in Groenlandia presentano una grandezza di circa 2,5 micrometri, mentre generalmente i virus comuni raggiungono i 200 nanometri. Questa tipologia di virus si legano alle alghe che provocano un'accelerazione dello scioglimento dei ghiacciai.

Cosa sappiamo sui virus rintracciati nei ghiacciai della Groenlandia?

Lo studio pubblicato sulla rivista Microbiome circa l'esistenza di virus giganti nella calotta glaciale della Groenlandia ha posto nuovamente l'attenzione sullo scioglimento dei ghiacciai. La ricercatrice italiana Laura Perini ha precisato: «non sappiamo molto di questi virus, ma penso che potrebbero essere utili per ridurre lo scioglimento dei ghiacci causato dalla proliferazione delle alghe. Quanto specifici ed efficienti potrebbero essere, non lo sappiamo ancora, ma attraverso ulteriori studi speriamo di rispondere ad alcune di queste domande».

Infine parlando della conseguenze di questi virus, Perini ha precisato: "Non possiamo ancora dire esattamente quali ospiti vengano infettati dai virus giganti. Alcuni di loro potrebbero infettare i protisti, mentre altri potrebbero attaccare le alghe della neve. Semplicemente non possiamo ancora esserne sicuri. Continueremo a studiare i virus giganti per capire di più delle loro interazioni e del loro ruolo nell'ecosistema".

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