Giornata mondiale dell’acqua: in 2,2 miliardi non hanno quella potabile, rischi anche per la pace
In 2,2 miliardi nel mondo non hanno ancora accesso in modo sicuro all’acqua potabile, in 3,5 miliardi (quasi una persona su due sulla Terra) non hanno nemmeno servizi igienico-sanitari sicuri. E l'emergenza è una minaccia non solo direttamente la vita dei singoli ma anche la pace nel mondo. Mentre magari dove l'acqua esce buona e sicura dal rubinetto, come da noi Italia, non viene poi bevuta lo stesso secondo i dati di un'altra ricerca.
A rilanciare l’allarme crisi idrica, per la Giornata mondiale dell'acqua di oggi 22 marzo, è invece il nuovo report pubblicato dall'Unesco per conto dell'Un-Water che coordina per le Nazioni Unite il lavoro sull'accesso all'acqua.
Acqua potabile per tutti nel 2030?
L’obiettivo Onu e di garantire questi accessi minimi e vitali per tutti entro il 2030 è dunque ben lontano dall'essere raggiunto. L'Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, teme anzi che disuguaglianze continuino ad aumentare rischiando di alimentare anche nuovi conflitti. Per evitare anche queste conseguenze la direttrice generale Audrey Azoulay bisogna che tutti gli Stati rafforzino la cooperazione internazionale e gli accordi transfrontalieri.
La siccità aumenta i rischi di guerre
Intanto, anche per il riscaldamento globale, la siccità ha colpito più di 1,4 miliardi di persone alimentando nuove tensioni: "A partire dal 2022, circa la metà della popolazione mondiale ha sperimentato una grave scarsità d'acqua per almeno una parte dell'anno, mentre un quarto ha dovuto affrontare livelli 'estremamente elevati' di stress idrico, utilizzando oltre l'80% della fornitura annuale di acqua dolce rinnovabile”.