Meteo, maltempo Ischia: si cerca anche in mare. Soccorsi difficili causa maltempo. Il sindaco: “Tragedia”
L'isola di Ischia è stata colpita da un fortissimo maltempo che ha causato una frana. Si tratta di una tragedia i cui danni sono al momento difficili da calcolare, così come le vittime; soccorritori al lavoro per recuperare i corpi dispersi.
Frana a Ischia, il bilancio
La notte di Ischia è stata stravolta da una grave frana partita dalle pendici del monte Epomeo a causa del forte maltempo che si è abbattuto sull'isola. La valanga di acqua e fango ha travolto il comune di Casamicciola colpendo case, persone e veicoli spingendosi fino al lungomare. I soccorritori sono in una fase delicatissima dei lavori, resi complicati proprio dalla pioggia e dal maltempo; le ricerche sono in corso anche in mare, proprio perché il fango ha spinto tutto ciò che ha incontrato in acqua. Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, saputa la notizia, ha parlato pubblicamente di una tragedia che conta già almeno 8 morti. Non vi è però alcuna certezza al momento.
Dopo le parole del vice premier sono arrivate quelle del prefetto di Napoli Claudio Palomba, che ha tenuto a precisare che "Al momento, da tutte le istituzioni coinvolte, non abbiamo segnalazioni di morti accertate, non sono stati recuperati cadaveri". Una conta dunque incerta e non ancora ufficiale, ma che di fatto non dà molte speranze vista la grandezza dei danni che segnano delle enormi ferite per Ischia e per la sua gente. A partire dal primo cittadino di Casamicciola Enzo Ferrandino, che addolorato ha commentato l'accaduto:
È una tragedia, il numero dei dispersi è ancora incerto a Casamicciola. A causa del maltempo sul territorio isolano di Ischia abbiamo anche altre situazioni di difficoltà localizzate, ma per fortuna in questo caso non di particolare gravità, come allagamenti e altre situazioni trattabili ed arginabili.
Secondo i dati ufficiali al momento i dispersi sarebbero 12, tra i quali una famiglia composta da marito, moglie e un neonato, oltre a una ragazza di 25 anni. Nel fango, nelle auto ma non solo, poiché - come detto - molti veicoli e presumibilmente diverse persone sono stati spinti in mare ed è anche qui che i soccorritori stanno portando avanti le loro difficili quanto disperate ricerche.
Oltre ai dispersi, il dramma vede coinvolte anche 30 famiglie del posto, rimaste intrappolate nelle proprie abitazioni senza acqua né luce. Sono circa 100 le persone alle quali non sono ancora arrivati i primi soccorsi, in quanto la strada che raggiunge le loro case, via Santa Barbara, è coperta dal fango che la rende impraticabile. Sono in corso tentativi con diverse macchine movimento terra e idrovore che aiutino a liberare il passaggio sgombrando la strada dai massi e dai detriti che la ostruiscono.
Intorno alla mezzanotte di ieri la pioggia si è fatta incessante e verso le 3 gli isolani hanno sentito dei boati: la prima frana. Poi una seconda intorno alle 5 di questa mattina, creando uno scenario apocalittico, peggiore anche dell'alluvione che già nel 2009 aveva colpito Ischia. Intanto i soccorsi proseguono, ma le zone più colpite non sono ancora accessibili e gli occupanti delle case interessate - come affermato da don Gino Barillaro - non rispondono alle chiamate. Si va avanti tenendo viva una speranza dentro un mare di fango e disperazione.