“Fermate il massacro delle balene pilota alle Isole Faroe”: l’appello per le elezioni europee
Ne hanno appena massacrati 40 e il mare si è colorato di rosso sangue. Presto potrebbe toccare a molti altri fino al limite di 500 esemplari all’anno. Sono i globicefali, chiamati anche balene pilota o delfini pilota, che vengono uccisi in maniera particolarmente brutale nella tradizionale Grindadráp, o in breve Grind, delle Isole Faroe, un arcipelago dell’Atlantico sotto la giurisdizione della Danimarca.
Grindadráp, massacro a riva
I mammiferi, globicefali ma anche delfini atlantici (lagenorinchi), vengono intrappolati e indirizzati con barche e suoni verso riva, dove vengono sgozzati con coltelli e arpioni sotto gli occhi di centinaia di persone che accorrono per assistere. Si tratta di un rito secolare, che oggi però non è più indispensabile per sfamare i villaggi (la carne viene suddivisa tra la popolazione).
Gli ambientalisti, soprattutto con le associazioni Sea Shepherd e Blue Planet Society, la contestano da anni. E ora, come riporta La Repubblica, lanciano un nuovo appello per fermarla con l’occasione della prossima tornata elettorale Ue che si terrà dal 6 al 9 giugno.
“Stop the Grind”. “No, è imperialismo culturale”
L'eurodeputato portoghese Francisco Guerreiro, che sostiene la coalizione di gruppi ambientalisti “Stop the Grind”, ha presentato una mozione per una risoluzione al Parlamento europeo per chiedere la sospensione dei finanziamenti dell'Ue alle isole Faroe finché continuerà il massacro.
Sea Shepherd invita i cittadini europei "a sostenere questa iniziativa contattando gli eurodeputati nazionali”: “Con le imminenti elezioni, ora è il momento di agire e far sentire la tua voce a favore dei globicefali!". Dalle isole danesi si replica parlando di “una forma di imperialismo culturale" contro le tradizioni di un piccolo popolo di 50 mila abitanti.