In Europa 4 persone su 5 respirano aria inquinata
Secondo un recentissimo report della Società italiana di medicina ambientale (Sima), circa l’81% della popolazione dell’Unione europea respira aria contaminata, ossia con una concentrazione di polveri sottili superiore alle soglie di sicurezza.
Un’allerta per tutti i cittadini europei che non si può ignorare, soprattutto considerando l’impatto diretto sulla salute: l’inquinamento ambientale e lo smog, infatti, aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e respiratorie.
Un cambiamento necessario
Prendendo come riferimento le soglie di sicurezza sanitaria stabilite dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) del 2005, ben 4 europei su 5 vivono in zone a rischio. Secondo gli attuali limiti di legge, invece, soltanto il 21% degli europei si trova in una situazione a rischio per lo sforamento dei limiti riguardanti le polveri sottoli pm10 e pm2,5. Questi numeri ben diversi, sottolineano gli esperti, evidenziano come i riferimenti legali siano ben lontani dalle linee guida dell’Oms.
Tra le zone più a rischio c'è anche l’Italia, soprattutto nella Pianura Padana, dove la concentrazione di smog e sostanze inquinanti è non solo alta, ma anche in continuo aumento.
Il problema è parecchio grave considerando che non ci si può difendere dall’aria che si respira, se non con qualche piccola accortezza come il non fare attività fisica in mezzo al traffico cittadino o l'indossare (quando possibile) una mascherina.
Per provare a cambiare le cose, almeno parzialmente, sarebbe necessario implementare il verde urbano, ridurre le emissioni nocive, favorire la diffusione delle rinnovabili e sostituire gli impianti che immettono polveri sottili nell’atmosfera. Un cambiamento, sottolinea Sima, tanto urgente quanto necessario.